Manifestazione non preavvisata, incendio doloso, danneggiamento, istigazione all’odio razziale, apologia del fascismo ed interruzione di pubblico servizio. Sono queste le ipotesi di reato formulate dalla Digos per la rivolta anti rom avvenuta lo scorso 2 aprile a Torre Maura, precisamente in via dei Codirossoni, in occasione del trasferimento di alcune famiglie rom in una struttura di accoglienza. L'accoglienza nel centro di assistenza abitativa di via Toraldo era prevista nell'ambito di un bando europeo regolarmente vinto da una cooperativa. Ma ad accogliere i rom, scortati dalla polizia, un cordone di residenti inferociti la cui presenza si è trasformata in un principio di guerriglia, con cassonetti posizionati a centro strada, rovesciati o dati alle fiamme.
Cesta del pane
A seguito delle indagini effettuate dalla Digos di Roma sui “gravi episodi di violenza” gli investigatori hanno depositato un’informativa con la quale sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 41 persone tra residenti ed esponenti dell’estrema destra, che nell’occasione si resero responsabili dei disordini. Individuati in particolare – riporta Roma Today – coloro che sottrassero, in concorso, la cesta del pane che stava per essere consegnata alle famiglie rom, che dovranno rispondere dell’ipotesi di rapina.