Aria di cambiamento per l’Università di Roma “La Sapienza”, la più grande d’Italia e d’Europa per numero annuale di iscritti. Grazie ai fondi stanziati dalla Banca europea degli investimenti (Bei), l’ateneo romano sarà arricchito di biblioteche avanguardistiche, nuovi campus e ulteriori dettagli, estetici e non, pronti a rinnovare il look della città universitaria e non solo. Più o meno 153 milioni di euro da spendere, il 75% dei quali coperti dal fondo bancario, con il restante capitale messo a disposizione della stessa università (38.225.000 euro): un vero e proprio patrimonio, “il finanziamento più cospicuo mai concesso dalla Bei a un ateneo italiano”, ha spiegato il rettore, Eugenio Gaudio, da investire per ristrutturazioni, creazione di nuovi spazi e sistemazione dei vecchi, oltre che per consentire una fruizione dei luoghi di studio sempre più completa. Per Gaudio, “significa che il nostro progetto di riqualificazione è stato ritenuto valido e che viene premiata una politica amministrativa virtuosa che ha trasformato la Sapienza in un partner credibile”.
Restyling Sapienza
Via, dunque, alla realizzazione di una nuova biblioteca unificata alla facoltà di Lettere, completa di due milioni e mezzo di volumi distribuiti su uno spazio di 9300 metri quadri: numeri da capogiro che ne farebbero una delle più grandi in Italia. Un’altra biblioteca h24 sarà costruita per la facoltà di Giurisprudenza, con 120 posti lettura e oltre un milione di volumi. E, via via, tutte le (tante) altre opere previste, dal campus universitario da 200 posti che verrà edificato nei pressi di Piazzale Aldo Moro, ai nuovi laboratori di ingegneria civile e industriale, passando per la risistemazione di 108 aule, per la quale saranno investiti 52 dei 153 milioni. Un restyling completo, che comprenderà anche la ristrutturazione degli spazi con impianti fotovoltaici e piani di prevenzione antisismica. Anche la facoltà di Architettura godrà di un proprio campus, da realizzare a Borghetto Flaminio e da utilizzare non solo come luogo di studio ma anche di esposizione.
Lavori entro il 2021
E, per vedere realizzati i lavori, non bisognerà nemmeno aspettare molto: il programma dovrebbe infatti essere completato tra il 2019 e il 2021. Tre anni di interventi a ritmo serrato, a cominciare dalla rimessa a punto dello scalone monumentale del Palazzo del Rettorato (2,5 milioni di spesa con scadenza 2020). Naturalmente, il rinnovamento della Sapienza è stato ben accolto dagli studenti iscritti (quest’anno 114 mila) che, nel breve periodo, potranno godere di una struttura più moderna, dalle aule ai luoghi di studio, considerati per la maggior parte (soprattutto negli ultimi anni) a livelli di fatiscenza o, comunque, non consoni agli standard di un ateneo di livello internazionale. Alcuni degli interventi previsti sono già stati avviati, altri lo saranno a breve con l’avvio delle gare d’appalto per la realizzazione.