Non si ferma la guerra senza quartiere (è il caso di dirlo) delle forze dell'ordine alla malavita capitolina. Nelle scorse ore i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno avviato una vasta operazione antidroga nel quartiere Borghesiana, nell'Agro Romano, Municipio IV, periferia Est della Capitale.
L'operazione
Nello specifico, l'indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, avrebbe accertato l'esistenza di un'importante piazza di spaccio, capeggiata da un uomo di origine calabrese ma residente a Roma da diversi anni. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (tra cui una donna) appartenenti ad un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Turni di lavoro, vedette e una struttura ben organizzata ma già nota ha permesso agli indagati di gestire una sorta di supermarket della droga aperto 24 ore su 24. Un giro d’affari enormi. Tanto che durante le perquisizioni, alcuni degli indagati vivevano in case arredate in stile rococò simili a quelle dei Casamonica. In un'abitazione è stato trovato anche un quadro di Scarface in cornice in oro. Il business è stato interrotto oggi dalla presenza di circa 100 carabinieri, elicotteri e unità cinofile.
I precedenti
Quella di oggi è la terza operazione antidroga dei carabinieri a Roma in 10 giorni dopo i 16 arresti al Trullo, Monteverde e Montespaccato della scorsa settimana e i 21 arresti a San Basilio di lunedì scorso. A San Basilio San Basilio, municipio Roma IV nell'estrema periferia nord orientale della Capitale, le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di droga, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di droga in concorso, nonché tentato omicidio. Gli arresti sono stati eseguiti anche nelle province di Napoli, Reggio Calabria, Viterbo e Frosinone. Tra loro, diversi personaggi vicini alla 'ndrina Marando di Platì, progressivamente insediatisi sul territorio popolare di San Basilio; erano loro a gestire, con l'ausilio di un considerevole numero di vedette e di pusher in vario modo coordinati, una costante, pervasiva e remunerativa attività di spaccio in una delle più importanti piazze del quartiere popolare capitolino. Nello specifico, il gruppo criminale era dedito al traffico di tipo hashish, cocaina e marijuana.