Botta e risposta fulmineo tra Raggi e Prefettura. Nemmeno il tempo di scrivere a Basilone chiedendo una presa di posizione sul massiccio arrivo dei migranti che da Palazzo Valentini arriva l’annuncio di una risposta che non sarà esattamente in linea con quanto affermato dalla sindaca. Il prefetto parlerà dunque attraverso le statistiche del Ministero dll’Interno e, in relazione all’offensiva del Comune sul numero degli arrivi nella Capitale (rincarata anche dalle parole del leader M5S Beppe Grillo), porrà all’attenzione dell’amministrazione romana l’aspetto numerico del flusso migratorio nei confini dell’Urbe. E, a quanto pare, la situazione che sarà descritta all’interno del documento in fase di redazione evidenzierà un quadro non propriamente di emergenza o, quantomeno, alla portata della gestione del ministero.
Numeri in arrivo
D’altronde, anche nelle ore successive alle parole di Raggi prima e di Grillo poi, già l’opposizione aveva detto la sua, sostenendo come la linea dura dei Cinque stelle nei confronti di migranti e rom fosse un tentativo di mitigare il deludente risultato alle recenti elezioni amministrative (anche nell’hinterland romano), arrivato anche alla luce, come spiegato da diversi esponenti dei partiti rivali, di un anno piuttosto complicato per l’amministrazione pentastellata a Roma e non solo dal punto di vista gestionale. Del resto, anche i dati in arrivo dal Viminale rivedono in gran parte l’allarme: sarebbero infatti 7.250 i migranti previsti per Roma in base alla quota dei 2,5 ogni mille abitanti stabiliti dalla norma Alfano. Sul territorio di Roma, complessivamente, sono ospitati 4.694 stranieri.
Problematica storica
Non certo un numero esiguo ma, comunque, al di sotto della soglia di emergenza secondo quanto fatto sapere da Palazzo Valentini. E’ vero che, oltre che sui campi rom, gran parte della questione si gioca proprio sul numero dei profughi accolti sul suolo capitolino e, insieme, sull’impatto sociale della loro presenza. E’ ormai nota la protesta, specie dei quartieri periferici, in merito alla locazione dei centri di accoglienza, più o meno contigua a quella nei confronti dei campi rom. Il piano per il superamento ha fatto e continua a far discutere, a fronte di alcune lacune prontamente evidenziata dai partiti d’opposizione ma, il tema caldo rispetto a quanto dichiarato ieri dalla prima cittadina, resta il nodo dell’immigrazione il quale, a ogni modo, resta di un certo peso in particolare nelle zone di maggior concentrazione delle persone provenienti da Paesi esteri. Un nodo complicato da sciogliere non solo per l’amministrazione grillina ma anche per le precedenti, più volte arrivato a un punto di esasperazione e di protesta.