Ancora uno stop al prolungamento della metro B a Roma. Proteste da parte dei cittadini dei quartieri di Torraccia e Casal Monastero, dopo l'annuncio dell'assessore ai trasporti Linda Meleo, che i lavori resteranno bloccati fino alla fine del contenzioso con le ditte che si aggiudicarono la prosecuzione della linea B.
Una storia lunga vent'anni
Della metro B si parla ormai da vent'anni. Con le elezioni della Raggi, sembrava però che qualcosa sarebbe finalmente cambiato. Tra i punti cardine del programma della sindaca vi era infatti proprio lo sblocco dei lavori, fermi dal 2012, quando il Comune aveva chiesto al consorzio con a capo Salini Impregilo di cui fanno parte Vianini Lavori e Ansaldo Sts, una serie di modifiche al progetto definitivo. Il cantiere non fu poi mai aperto in quanto nel frattempo delle aree edificabili erano risultate nel tempo non disponibili, mettendo così in discussione uno degli assi portanti del piano economico alla base del progetto, che prevedeva un costo di circa 560 milioni di euro.
I comitati di Torraccia e Casal Monastero insorgono: “Siamo delusi, non c'è volontà politica”
Oggi i comitati di Casal Monastero e Torraccia annunciano battaglia e spiegano: “Non c’è la volontà politica di realizzare il prolungamento”, ha spiegato Francesco Musumeci di Torraccia. “Non solo non si persegue questo obiettivo ma non si lavora nemmeno in parallelo per trovare una soluzione”. Più volte i comitati hanno presentato una richiesta chiara e puntuale sia al Municipio che al Campidoglio: una linea express per arrivare a Rebibbia. Niente, ogni volta la loro richiesta è rimasta lettera morta. Entrambi i quartieri sono serviti da due sole linee: “Non è possibile – hanno concluso – rimanere isolati dal resto della città”.