Ennesimi guai per Raffaele Marra, l’ex vice-capo di gabinetto e capo del personale della giunta Raggi, arrestato per corruzione lo scorso 16 dicembre: i Carabinieri del Comando provinciale di Roma, infatti, hanno posto sotto sequestro il suo appartamento, nel quartiere di Prati Fiscali, nella zona nord della Capitale. Proprio da qui, ormai diversi mesi fa, è partita l’inchiesta che ha portato all’arresto del fedelissimo della sindaca e il conseguente scandalo-tangenti. La vicenda dell’attico risalirebbe però all’epoca della giunta Alemanno, quando Marra ricopriva il ruolo di capo del Dipartimento Patrimonio e Casa: a seguito dell’acquisto di un appartamento Enasarco da parte della moglie (trasferitasi a Malta nel 2015), secondo l’accusa e dopo le verifiche effettuate dall’Unità d’informazione finanziaria (Uif), l’ex capo del personale del Campidoglio avrebbe incassato una tangente pari a 367 mila euro, ripartiti in due assegni circolari, direttamente dal conto del costruttore Sergio Scarpellini, anch’egli arrestato due mesi fa. Soldi che, secondo quanto stabilito dalla Procura, sarebbero risultati in uscita ma non sarebbero poi stati restituiti.
Il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Roma, secondo quanto riportato, è stato adottato “sul presupposto che, i citati beni immobili, siano stati acquistati con il denaro proveniente dal delitto di corruzione di cui il Marra è accusato”, la stessa motivazione, in sostanza, per la quale è stato tratto in arresto. Si tratta di un’abitazione (un attico) di oltre 150 metri quadri, con annesso posto auto (allo stesso modo sequestrato). Il 9 gennaio scorso, il Tribunale del riesame ha respinto la richiesta dei domiciliari sia quella di scarcerazione, ribadendo le accuse della Procura.
Nel frattempo, la sindaca Raggi ha firmato, nella giornata di ieri, un’ordinanza con la quale, per i prossimi tre anni, affida l’incarico di Capo del personale del Comune di Roma (occupato in precedenza dallo stesso Marra) al dirigente amministrativo Angelo Ottavianelli. Il ruolo era rimasto vacante proprio dallo scorso 16 dicembre, come specificato in una nota apparsa il 19 gennaio sul sito ufficiale di Roma Capitale.