Proprio nel giorno in cui è arrivata la nomina del sostituto della Segreteria di Stato mons. Angelo Becciu a delegato pontificio presso l’Ordine di Malta, Roma si è svegliata tappezzata di manifesti che contestano Papa Francesco. Una foto che ritrae il Pontefice con un’espressione corrucciata sovrasta una scritta che recita: “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali… ma n’do sta la tua misericordia?“.
Il manifesto è anonimo (e dunque illegale) ma ha sollevato grande scalpore. Molti ci vedono dietro il vasto movimento “conservatore” che si oppone alle riforme del Pontefice e usa le stesse parole del Papa per attaccarlo, con un’operazione che comunque appare squallida perché l’autore (o gli autori) non hanno il coraggio di uscire allo scoperto e di confrontarsi apertamente.
Il Papa, come accennato, ha nominato l’arcivescovo Becciu delegato speciale presso l’Ordine di Malta. “Ella agirà – scrive il Pontefice nella lettera di nomina – in stretta collaborazione con S.E. il Ven. Balì Fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein, Luogotenente Interinale, per il maggior bene dell’Ordine e la riconciliazione tra tutte le sue componenti, religiose e laicali. Ella affiancherà e sosterrà il Luogotenente nella preparazione del Capitolo straordinario, e insieme deciderete le modalità di uno studio in vista dell’opportuno aggiornamento della Carta Costituzionale dell’Ordine e dello Statuto Melitense. Lei, in particolare, curerà tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell’Ordine, specialmente dei Membri professi, affinché sia pienamente realizzato il fine «di promuovere la gloria di Dio mediante la santificazione dei Membri, il servizio alla Fede e al Santo Padre e l’aiuto al prossimo», come recita la Carta Costituzionale. Fino al termine del Suo mandato, cioè fino alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro, Lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l’Ordine. Le delego, pertanto, tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere in ordine all’attuazione del mandato a Lei affidato”. Come si ipotizzava, un accantonamento del cardinale Burke, patrono dell’Ordine, ormai in aperta rottura con il Papa.