Sempre con Virginia”. Questo lo slogan che ha accompagnato la manifestazione a sostegno della sindaca di Roma Raggi, dopo l'assoluzione di sabato scorso. In Campidoglio si sono dati appuntamento i suoi sostenitori, che hanno lanciato cori pro-Raggi e inveito contro i giornalisti, definiti da alcuni manifestanti “sciacalli”, “buffoni” e “bugiardi”. La sindaca non si è sottratta alla gente che le ha chiesto di “ricandidarsi nel 2021 anche se contro il regolamento dei 5 stelle”. La Raggi ha anche aggiunto: “Sono emozionata, commossa, nel vedere tante persone che ci vogliono bene e ci aiutano ad andare avanti”.
Sicurezza
“Stiamo lavorando molto per la sicurezza, il ministro Salvini, dopo i fatti di San Lorenzo, che purtroppo hanno visto l'uccisione di quella povera ragazza, si è impegnato a portare a Roma altri 254 uomini di forze dell'ordine, tra Polizia e Carabinieri. Io sto aspettando, i romani li stanno aspettando. E devo dire che saranno comunque pochi in un territorio vasto come Roma”. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un'intervista a SkyTg24.
“Non siamo alleati della Lega”
Oltre che di sicurezza, la Raggi ha parlato anche del futuro del Campidoglio. Interpellata sul tentativo di scalata della Lega, la prima cittadina ha commentato: “Aspettasse almeno tre anni, abbiamo da lavorare”. Quindi la sindaca ha ricordato: “Noi non siamo alleati della Lega, abbiamo fatto un contratto di governo, abbiamo sempre detto che il M5s non fa alleanze”. Lavoro che starebbe impegnando la Raggi su vari temi. La sindaca ha detto: Vi do una buona notizia: avremo investimenti per Roma di oltre 1 miliardo e 100 milioni nel prossimo triennio, per strade, trasporti e per curare i nostri parchi”.
La vicenda della Casa Internazionale delle Donne
La Raggi è stata interpellata anche sul tema della Casa Internazionale delle Donne, ospitata in un immobile comunale sul quale da tempo è in corso una vertenza per i mancati canoni corrisposti al Campidoglio. “Abbiamo lottato per avere gli stessi diritti non per avere privilegi, per me il femminismo è questo, non altro. Non si deve pensare che perchè siamo donne abbiamo diritto a scavalcare leggi e regole”. La sindaca ha quindi ricordato che “l'associazione Casa Internazionale delle Donne continua a non voler pagare neanche una piccola quota, peraltro ulteriormente scontata: al posto del 20% devono pagare il 10% del canone di mercato. Parliamo di un prezzo irrisorio. Oggi ammonta a 900 mila euro e dovrebbero pagare molto di piu'”. La sindaca ha rivolto un invito alle attiviste: “Vogliamo trovare una transazione, un accordo? Facciamolo. Non c'è stato nulla, pretendono di continuare a non pagare nulla. Perchè?”. Poi la Raggi ha concluso: “Ho suggerito loro, per iniziare a ripagare questo debito, di chiedere un piccolissimo contributo a ciascun sottoscrittore, 10 euro a testa, lo avrebbero ripagato. Avrei versato la mia quota da cittadina, come lo avrebbero fatto assessori e consiglieri, sostanzialmente mi hanno riso in faccia“.