Nonostante passino gli anni (e le giunte) il problema resta sempre lo stesso: quando piove Roma va in tilt. E tornano i disagi infiniti, connessi a problematiche annose ancora in attesa di soluzione che, puntualmente, tornano a manifestarsi ogni qualvolta la Capitale finisca bersagliata dal maltempo. A maggior ragione se, come spesso accaduto negli ultimi tempi, ad abbattersi dai cieli capitolini sono nubifragi di così elevata intensità. Situazioni senza dubbio eccezionali anche se non del tutto nuove le quali, secondo copione, mettono in ginocchio la città. Colpa di una rete fognaria fortemente bisognosa di manutenzione, così come di interventi che, finora, hanno sempre stentato ad arrivare: “Questi nubifragi – ha affermato la sindaca Raggi – sono indice di un cambiamento climatico in atto. Ci stiamo attrezzando, abbiamo sottoposto alla Regione un piano di assetto idrogeologico che spero a breve venga sottoscritto”.
Il social non dimentica
Quello che il Comune sta facendo, ha spiegato ancora la prima cittadina, è la riattivazione “dell’ufficio sul dissesto idrogeologico”. Si rende però decisamente più urgente “ripensare completamente il sistema fognario perché i mutamenti climatici ci mettono davanti a esigenze per le quali il nostro Paese non è preparato”. Il problema è che il social non dimentica. E, mentre l’amministrazione giustifica l’emergenza con l’eccezionalità dell’evento atmosferico (100 millimetri di pioggia in tre ore contro i 70 previsti per tutta la giornata), le opposizioni hanno messo la giunta pentastellata nel mirino, rispolverando i vecchi post (tra i quali quelli della stessa Raggi) che, in situazioni del tutto simili, criticavano pesantemente gli amministratori del passate, a cominciare dal famoso “Domani piove, gonfiate i gommoni” del settembre 2015.
Roma sommersa
Così, mentre si consuma la battaglia fra amministrazione (che si difende citando l’incuria degli anni passati) e opposizione, Roma si è ritrovata nuovamente sott’acqua, con le precipitazioni che hanno letteralmente sommerso alcune zone della città, al Centro come in periferia. Disagi particolarmente gravi soprattutto in zona Ottavia, dove numerose famiglie sono rimaste senza corrente elettrica. Diversi intoppi alla circolazione sono stati provocati, soprattutto in mattinata, dalle operazioni di pulizia dei sottopassaggi allagati, mentre Acea ha intensificato le operazioni di sturamento di tombini e caditoie. Scenari disastrosi anche nelle aree centrali: nei pressi del Colosseo, l’allagamento delle strade è stato così intenso da generare correnti in grado di smuovere i cassonetti della spazzatura. “E’ stato effettivamente un evento estremamente violento – aveva detto la sindaca nella giornata di ieri -. L’amministrazione fin dallo scorso anno ha avviato dei lavori, rimettendoli come ordinari, quelli di pulizia dei tombini e delle caditoie oltre a quelli sulle alberature. Roma ha oltre 800 mila tra chiusini, caditoie e tombini e 321mila alberature. Serve dunque un lavoro costante, ogni anno, per tutto l’anno”.