Sono trascorsi sette mesi (era il mese di luglio del 2016) dal crollo di una sezione di mura di Ponte Sublicio, quando alcuni massi di cemento si sono riversati sulla pista ciclabile sottostante implicando la sua chiusura fino a data da destinarsi. Ora, trascorso tale consistente lasso di tempo, la situazione non ha fatto che ritrovarsi all’interno di un grande flipper tra amministrazione comunale e Regione, ognuna delle quali attestata sulla sua posizione, difendendo a più riprese il proprio operato senza che, in fondo, nessun intervento concreto sia stato finora effettuato. Nei giorni scorsi, l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, aveva annunciato l’avvio dei lavori rimarcandone il ritardo e parlando di pressione: “Sono iniziati i lavori per il ripristino dell’argine crollato. Finalmente… Dopo mesi di ‘pressing’ sulla Regione Lazio”. Nell’ultimo bollettino emesso, invece, la sindaca di Roma Virginia Raggi aveva specificato come, “a sei mesi dal crollo del muraglione di ponte Sublicio, sono finalmente iniziati i lavori”.
La risposta della Regione
Toni che, evidentemente, non sono piaciuti in zona Pisana, dalla quale hanno immediatamente sottolineato come il ritardo nei lavori non sia imputabile alla Regione: “Agli amministratori del Comune di Roma che continuano a sostenere una tesi infondata, è corretto spiegare che gli atti amministrativi parlano e dicono che, nel caso del crollo del muraglione d’argine in prossimità del Ponte Sublicio, la Regione Lazio ha avviato correttamente il proprio intervento di somma urgenza a poche ore dall’evento, nel luglio dello scorso anno”. E ancora: “Tale azione è stata arrestata dall’immediato stop imposto dalla Sovrintendenza capitolina, che ha stimato il manufatto quale opera da tutelare come bene archeologico. Da quel momento, solo in data 15 dicembre 2016 la Sovrintendenza è riuscita a designare i propri consulenti che, dopo alcuni incontri nel mese di gennaio, con gli uffici regionali hanno permesso di proseguire quei lavori di messa in sicurezza che la Regione aveva avviato 6 mesi prima”.
Chiusura entro l’estate?
A questo punto, sembra essere ormai prossima la data d’inizio degli interventi di ristrutturazione previsti, per rimettere in sicurezza la fascia muraria interessata e il transito dei ciclisti lungo il Tevere: “Nella prossima settimana, la Regione affiderà un incarico professionale per definire il progetto di recupero da condividere con i consulenti della Sovrintendenza. Si terrà così un bando pubblico per effettuare i lavori, che potranno essere chiusi entro l’inizio dell’estate”.