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LA RAGGI SI INSEDIA IN CAMPIDOGLIO, IL 7 LUGLIO LA PRESENTAZIONE DELLA GIUNTA

E’ iniziata l’avventura di Virginia Raggi in Campidoglio. Con qualche lacrima versata affacciandosi dal balcone con vista Fori imperiali e tanto di diretta Facebook all’insegna della trasparenza cavallo di battaglia del M5s. “La giunta la annuncerò il 7 luglio” dice la pentastellata. Tra le sue priorità la riorganizzazione della giungla partecipate, in particolare Ama e Atac, con tanto di richiesta di pagelle per i cda. E sul dibattito ‘sindaco-sindaca’ cita l’Accademia della Crusca e taglia corto: “Chiamatemi Virginia”. È stato un arrivo ‘green’ sul colle capitolino a bordo di una miniauto elettrica, sulla falsariga del suo predecessore – Ignazio Marino aveva pedalato in sella ad una bici rossa.

Prima di entrare in Campidoglio, fascia tricolore sulla spalla, annuncia che il resto della sua giunta la presenterà durante il primo consiglio comunale che si terrà il 7 luglio. E tiene a precisare: “Io marcia indietro? Gli assessori non sono sottoposti al codice etico, che era stato pensato solo per i consiglieri eletti”. Intanto continua a balzare alle cronache l’ex rugbista Andrea Lo Cicero, assessore allo Sport in pectore, questa volta per una presunta aggressione ai danni di una giornalista tv. Raggi nel suo primo giorno in Campidoglio illustra le sue priorità. Al primo posto riorganizzare l”universo partecipate’. “Dobbiamo valutare i componenti dei cda attuali per capire cosa hanno fatto e cosa non hanno fatto e ovviamente metteremo mano anche a loro”, assicura. Tant’è che oggi il sindaco 5 Stelle ha già inviato una lettera in Campidoglio per avere “chiarimenti immediati su Atac e Ama”.

E dopo la sua prima uscita in fascia tricolore alla Pontificia Università Lateranense il primo cittadino sembra continuare anche curare i suoi rapporti Oltretevere: a breve potrebbe chiedere udienza a Papa Francesco – un incontro tra i due potrebbe già esserci il 29 giugno in occasione della festa di San Pietro e Paolo, patroni di Roma. Il giorno dell’insediamento, l’avvocatessa pentastellata, lo inizia ricordando Mario Amato, magistrato ucciso dai Nar, e promettendo “di non lasciare mai solo chi combatte per la ricerca della verità”. Poi per Raggi una girandola di cerimonie ufficiali. Le prime uscite in fascia tricolore per il neo sindaco che questa mattina ha deposto corone all’Altare della Patria, a Porta San Paolo, alle Fosse Ardeatine e al Tempio Maggiore. “Attenzione perché il fascismo è una grandissima bestia”, le dice un anziano rappresentante dell’Anpi.

“Mi impegno a raccogliere questa importante eredità per la nostra amata città e il nostro caro Paese” replica Raggi. Nel pomeriggio l’entrata in Campidoglio, accolta dai dipendenti capitolini. Molte delle quali donne: “Che bello vedere così tante donne nell’amministrazione. Forza!”, ha detto loro il sindaco. Poi si è affacciata dal balcone del suo studio vista Fori imperiali. Lì un momento di commozione. Poi subito dopo una riunione con i vertici del gabinetto ad interim. E Raggi posta in rete una foto e cinguetta su Twitter: “Al lavoro per la nostra città”.

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