Dopo il rinvio della giornata di ieri, deciso a seguito dell’aderenza allo sciopero dei suoi legali, si è aperto il processo a carico di Raffaele Marra e Sergio Scarpellini, davanti ai giudici della Seconda sezione del Tribunale di Roma. L’ex capo del personale del Campidoglio e l’imprenditore romano sono entrambi accusati di corruzione, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta tangente incassata nel 2013 dal braccio destro della sindaca Raggi per l’acquisto di un appartamento a Prati Fiscali (pari a 370 mila euro) intestato poi a sua moglie, in cambio di favori allo stesso Scarpellini sfruttando la sua posizione ricoperta nell’allora giunta Alemanno. Gli imputati, contrariamente alla giornata di ieri, erano presenti entrambi in aula anche se nessuna dichiarazione è stata rilasciata dai due. Il processo si è svolto senza l’autorizzazione da parte del collegio alle riprese tv, in quanto ritenuto privo di rivelante interesse sociale e in virtù dell’opposizione di entrambi.
Contestata modalità d’intercettazione
Per il momento, i difensori dei due imputati hanno evidenziato alcuni difetti procedurali rispetto alla modalità di intercettazione, richiamando all’inutilizzabilità delle stesse oltre che alle defezioni del rito processuale avviato, il rito immediato, in quanto risulta assente il fascicolo completo della vicenda giudiziaria di Marra e Scarpellini. A ogni modo, sulle questioni preliminari la riserva dei giudici verrà sciolta il prossimo 30 maggio, data della seconda udienza, durante la quale verrà effettuato l’esame dell’ammissione delle prove e delle liste dei testimoni: 22 quelli chiamati in causa dall’ex finanziere e, possibilmente, a questi potrebbe aggiungersi la stessa sindaca di Roma.
Marra e Scarpellini, il precedente
I due imputati sono stati tratti in arresto il 16 dicembre scorso e, attualmente, sono sottoposti allo stato di fermo agli arresti domiciliari. Nell’ambito del processo, come annunciato, il Comune di Roma (già parte offesa) si è dichiarato parte civile, assieme alle associazioni di consumatori Asso-Consum, Cittadinanzaattiva Onlus e Confoconsumatori Lazio. Gli stessi Marra e Scarpellini sarebbe coinvolti in un precedente caso di tangente, risalente al 2009: in quel caso, l’ex Capo del personale beneficiò di uno sconto sostanziale sull’acquisto di un appartamento in zona Eur. Un episodio non rilevante ai fini giudiziari, in quanto caso prescritto, ma rilevante poiché dimostrerebbe l’esistenza di un quadro di reciproco scambio di favori fra i due.