Daniele Frongia, assessore allo Sport di Roma Capitale, risulta indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta “Rinascimento” sullo stadio della Roma. Si tratta del secondo nome eccellente dell'attuale amministrazione capitolina dopo quello del presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, ora agli arresti.
La vicenda
Il nome di Frongia, uomo di fiducia della sindaca Virginia Raggi, compare in un interrogatorio reso mesi fa dall'imprenditore Luca Parnasi, considerato il deus ex machina dell'intero sistema corruttivo. Il coinvolgimento dell'assessore sarebbe legato alla segnalazione, sollecitata dallo stesso ex presidente di Eurnova – proponente dell'operazione immobiliare insieme all'As Roma – di una persona destinata ad essere assunta in una società riconducibile allo stesso imprenditore. Assunzione che sarebbe poi venuta meno perché nel giugno del 2018 sono scattati gli arresti per la vicenda dello stadio.
Sereno
“Ho appreso di essere coinvolto nell'indagine 'Rinascimento' del 2017, per la quale non ho mai ricevuto alcuna comunicazione, elezione di domicilio o avviso di garanzia – ha spiegato Frongia -. A seguito di informazioni assunte presso la procura, il procedimento a mio carico trarrebbe origine dall'interrogatorio di Parnasi del 20 settembre 2018, già uscito all'epoca sui giornali, in cui lo stesso sottolineava più volte di non aver mai chiesto né ottenuto favori dal sottoscritto. Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell'imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017″.
L'interrogatorio
Si è svolto, intanto, questa mattina nel carcere di Regina Coeli l'interrogatorio di De Vito, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al suo avvocato, Angelo Di Lorenzo, l'ormai ex presidente dell'Assemblea Capitolina avrebbe detto di essere “dispiaciuto” per quanto accaduto, sottolineando di essere pronto a chiarire “tutto”. “De Vito avrebbe voluto rispondere già oggi al gip per chiarire – ha riferito il legale – ma gli ho chiesto di avvalersi della facoltà di non rispondere per darmi il tempo di organizzare la difesa“. Di Lorenzo ha quindi concluso: “De Vito è tranquillo, vuole solo chiarire”.