Momenti di tensione fuori e dentro la Facoltà di Lettere hanno accompagnato il convegno del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, svolto all’Università “La Sapienza” di Roma. Un sit-in di studenti ha tentato di forzare il blocco della polizia, posta a sorveglianza dell’ingresso, dando vita ad alcuni piccoli scontri e al lancio di qualche fumogeno e di alcune uova verso gli agenti. Un gruppo di cinque ragazzi, invece, è riuscito a entrare nell’aula dove Fedeli stava tenendo il suo convegno, dal titolo “Dopo la riforma: università italiana, università europea?”, prendendo la parola e contestando duramente l’attività del governo e la decisione di invitare al convegno anche l’ex ministro Mariastella Gelmini. Dopo aver risposto, calmando gli animi, Fedeli avrebbe ripreso il suo discorso, portando quindi a termine la sua relazione.
Sapienza in protesta
Nel frattempo, all’esterno continuavano le proteste e i cori degli studenti, in gran parte appartenenti ai collettivi studenteschi universitari, come specificato in seguito dalla Questura (che ha identificato 40 manifestanti). L’accesso del corteo alla facoltà è stato comunque respinto dagli agenti della Digos impiegati sul posto, mentre i partecipanti hanno iniziato a esporre striscioni contro il governo e il ministro, con scritte del tipo “Da Berlinguer a Gelmini, Fedeli alla linea: distruggere scuola e Università”, “Fuori dalla Sapienza chi ha distrutto l’Università” o “Dall’Università distrutta a quella che vogliamo”.
Nessuno scontro
Al termine del convegno, il ministro ha lasciato senza problemi l’ateneo mentre alcuni manifestanti presenti al corteo sono rimasti nelle vicinanze della facoltà, proseguendo con i loro cori di dissenso e sfilando per i viali della Città universitaria tenendo esposti i cartelli e continuando ad accendere fumogeni, protestando contro le Forze dell’ordine che impedivano l’accesso a Lettere, invitandole a lasciare l’università. Nonostante i momenti di tensione, la manifestazione si è conclusa senza nessun incidente e nessuno scontro, con un bilancio complessivo di quattro agenti contusi in modo non grave durante i primi tafferugli.
Foto: Ansa