Il 3 giugno il referendum sulla privatizzazione

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Il referendum consultivo per la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico capitolino si svolgerà il prossimo 3 giugno. Virginia Raggi ha, infatti, firmato l'ordinanza per l'indizione della consultazione. 

Proteste

I promotori, che già avevano polemizzato su questa scelta, hanno tuonato sulla data scelta dal Campidoglio. “Avevamo chiesto di accorpare la consultazione cittadina con l'Election Day del 4 marzo, ma si è scelto il 3 giugno. In questo modo si penalizza la partecipazione, che nel periodo estivo è notoriamente inferiore, e si buttano tra i 10 e i 15 milioni di euro di fondi pubblici, che potevano essere risparmiati fissando anche il referendum il 4 marzo”.

Concordato

Solo la scorsa settimana l'Assemblea capitolina ha approvato la delibera che ha consentito all'Atac di depositare in Tribunale il piano per il concordato preventivo, il percorso con cui la giunta Raggi ha voluto sancire la decisione di mantenere pubblica l'azienda dei trasporti partecipata al 100% del Comune di Roma. L'iter che condurrà al responso finale sul concordato, una sorta di accordo con i creditori sotto l'egida del Tribunale, si stima possa durare un anno.

La denuncia

La consigliera comunale del Pd Ilaria Piccola, intanto, ha lanciato un ultimatum: se entro due giorni non avrà il piano industriale di Atac, consegnato venerdì scorso al Tribunale fallimentare di Roma, si presenterà nella sede aziendale di via Prenestina “con i carabinieri. Il piano – denuncia – è ancora un segreto per i consiglieri comunali nonostante sia un documento pubblico“. 

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