La Polizia Roma Capitale ha avviato un monitoraggio della situazione buche dopo i disagi registrati sulla Salaria, dove almeno 60 automobili sono rimaste danneggiate per una serie di voragini che si sono aperte sull'asfalto. Secondo quanto si è appreso, sono state allertate le pattuglie dei vigili di tutti i gruppi e sono già in corso i controlli, in particolare lungo le strade in cui ieri era stata segnalata la presenza di buche.
Disagi
Nella tarda serata di ieri sulla Salaria si è aperta una buca molto profonda, alcuni parlano di 40 centimetri, che – complice il buio – ha danneggiato decine di auto, costrette ad accostare per cambiare gli pneumatici. Sul posto è intervenuta la polizia locale, che ha avuto il suo da fare per cercare di segnalare la voragine e consentire ad altri malcapitati di ritrovarsi con le gomme squarciate. Secondo quanto si è appreso, inoltre, nel pomeriggio sulla stessa strada, che collega il centro della città con l'area nord della Capitale, sarebbero stati effettuati alcuni interventi di riparazione delle buche.
Interventi
Il Campidoglio ha inviato sul posto una squadra di pronto intervento che si occuperà del ripristino del manto stradale e della manutenzione. La situazione, inizialmente caotica per via della lunga fila di auto in panne, è andata via via stabilizzandosi, con l'arrivo sul posto anche di una pattuglia dei carabinieri. Gli agenti di polizia locale si sono occupati della viabilità e della costatazione dei danni delle auto.
Il problema
Quello delle buche a Roma è uno dei temi più sentiti dai romani, soprattutto dopo le voragini che si sono aperte in città in seguito all'ondata di gelo delle scorse settimane. Proprio tre giorni fa il primo rapporto Roma Capitale, curato dall'Autorità di distretto idrografico dell'Italia centrale, ha evidenziato l'esistenza nella Città Eterna di 28 zone a rischio alluvione e 383 siti soggetti ad allagamenti. Ma non solo. Il numero di voragini è aumentato da una media di 16 l'anno tra il 1998 e il 2008, a più di 90 l'anno, con un picco di 104 nel 2013. E il 2018 rischia di essere un anno record visto che al 31 marzo del 2018 ne sono state registrate 44.