Giallo nel Tevere: cadavere riaffiora dalle acque in avanzato stato di decomposizione

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Scoperta macabra avvenuta nelle acque del fiume Tevere: attorno alle ore 13 circa della giornata del 3 aprile, un cadavere in avanzato stato di decomposizione è affiorato dal corso d’acqua all’altezza di Via Angelo Vescovali, in una zona compresa tra Ponte Galeria e Parco Leonardo. Al momento, la salma è stata trasportata, dopo il recupero, nel laboratorio del medico legale che sta provvedendo all’identificazione, ancora incerta, del sesso del cadavere. Da una prima analisi, il corpo sembrerebbe appartenere a un uomo. Del ripescaggio si sono occupati i Vigili del fuoco, intervenuti sul posto assieme a una squadra di sommozzatori della Polizia fluviale. Sul luogo del ritrovamento sono giunte anche alcune volanti della Polizia di Stato, facenti capo al commissariato di Borgo, il quale si sta occupando delle indagini assieme al corrispettivo di San Paolo.

L’allarme

Non si hanno ancora notizie né sulle cause della morte né tantomeno sull’identità del corpo, tuttora sottoposto ad analisi. A richiamare l’attenzione e ad allertare le Forze dell’ordine, sarebbe stato un passante che, in quel momento, passava sulla sponda del fiume con il suo cane: l’uomo avrebbe notato il corpo emergere e iniziare a galleggiare a pochi metri dalla riva, dando immediatamente l’allarme.

Non è il primo caso simile a verificarsi nelle acque del fiume capitolino: nel luglio scorso, fece scalpore il caso di un corpo riemerso in zona Ponte Marconi, rivelatosi poi essere Beau Solomon, lo studente americano che, a seguito di una lite con un punkabbeista sulla banchina del Tevere, finì in acqua battendo la testa e riemergendo solo alcuni giorni dopo.

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