Ifinanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni per 2 milioni di euro nei confronti di un uomo. Il soggetto, di nazionalità albanese ma residente ad Albano Laziale e di cui sono state diffuse solo le iniziali – M.P. – è accusato di usura ed estorsione. In passato era già stato coinvolto in reati di stupefacenti.
Il provvedimento, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale capitolino, è scaturito da una indagine svolta dalla Compagnia di Velletri che ha permesso di ricostruire il patrimonio nella disponibilità del 50enne albanese e delle otto persone fisiche e giuridiche a lui collegate, tra cui la compagna e diversi prestanome. Le fiamme gialle hanno sequestrato tutti i beni e valori direttamente o indirettamente riconducibili all'uomo – che peraltro dalle dichiarazioni dei redditi presentate non risulta mai aver lavorato in vita sua e dunque “nullatenente” – poichè considerati “il frutto e il reimpiego di attività illecite”.
Nello specifico, tra i beni cautelati figurano un’autovettura tedesca cabriolet e quindici immobili ubicati nei comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo, Marino e Formello, tra cui una villa bifamiliare su tre livelli con piscina e vista panoramica. Sigilli anche a significative disponibilità finanziarie, quote societarie ed aziende operanti nel settore edilizio ed immobiliare, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.