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“Furbetto del reddito” trovato con 5mila euro in tasca

Ufficialmente disoccupato, guadagnava migliaia di euro spacciando cocaina, e al contempo fruiva del reddito di cittadinanza. Il frbetto – l'ennesimo – del RdC – ed stato scovato dai finanzieri durante una perquisizione in un appartamento a Mezzocammino (Roma). L'uomo è stato trovato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma in possesso di 62 dosi di polvere bianca già pronta per essere venduta e 5.700 euro in contanti. Il Tribunale ha convalidato l'arresto ed ha disposto la sospensione della provvidenza, in attesa del giudizio. Nella setssa giornata è stato smascherato anche un altro percettore indebito del redito di cittadinanza: l'uomo faceva affari con la rivendita di ricambi auto on line conseguendo proventi in nero. I militari stanno ora ricostruendo il suo giro d'affari, allo scopo di segnalarlo all'Agenzia delle Entrate. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno interessato gli uffici dell'Inps per la revoca del beneficio e il recupero delle somme erogate indebitamente.

I precedenti

I controlli della Gdf si inseriscono nel più ampio dispositivo di contrasto all'indebita sottrazione dal bilancio pubblico di risorse destinate alle fasce sociali più bisognose. E non si può non notare che i precedenti sono davvero tantissimi. Solo durante la prima verifica dell’Ispettorato generale del Lavoro, terminata lo scorso giugno, erano stati scoperti 185 casi, ma in tutti questi mesi i “furbetti del reddito di cittadinanza” sono aumentati di molto. Di casi eclatanti ce ne sono stati vari, il campionario è vastissimo e copre tutte le Regioni d’Italia. Uno dei “finti beneficiari” più “famosi”, per esempio, è stato “pizzicato” alla guida di una Porsche Macan, del valore di circa 60mila euro, e in possesso di 600 euro in contanti in tasca e 120 grammi di cocaina nascosti in vari doppi fondi ricavanti in casa. Lo scorso ottobre, la questura di Catania ha denunciato per affissione abusiva e truffa aggravata allo Stato la neomelodica Agata Arena, accusata non solo di aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza ma anche di aver reiterato il reato ripresentando la domanda. Tra i furbetti figurano anche molti imprenditori che si sono inavvertitamente dimenticati di dichiarare a Fisco e Inps le proprie attività commerciali. È il caso di un settantenne di Rimini che ha dichiarato la sola pensione sociale ma che in realtà la Guardia di Finanza ha scoperto essere il proprietario di un albergo, non attivo, del valore commerciale di oltre 800mila euro. Poverino. E poi una lunga serie di lavoratori in nero, o mogli che hanno inoltrato la domanda all’Inps dimenticando di dichiarare il reddito da lavoro del marito da oltre 120mila euro annui; ma anche spacciatori, mafiosi e addirittura persone da tempo decedute, le cui identità sono state sfruttate come copertura per ottenere l’assegno. Insomma, una lista lunghissima; ma grazie al lavoro delle forze dell'ordine, per molti “furbetti” il tempo è scaduto.

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