Farmacap, la dg Simona Laing licenziata nonostante il bilancio in positivo: “Davo noia”

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Anni di conti in rosso, riportati in positivo dopo un minuzioso lavoro fatto di “denunce presentate in Procura contro sprechi e malversazioni”. E, alla fine, un licenziamento che arriva in modo inatteso, “per giusta causa”, perfettamente rientrante nel cosiddetto “spoil system” M5S: è la storia di Simona Laing, direttore generale della municipalizzata “Farmacap” (che gestisce 45 farmacie comunali), messa alla porta dall’amministrazione pentastellata perché “venuto meno il rapporto di fiducia” con il vertice capitolino. Tradotto: Laing e Stefanori, commissario nominato a gennaio, erano entrati in conflitto. A raccontare la propria versione è stata la stessa Laing, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Repubblica”: “La verità – si sfoga Laing – è che davo noia. Me lo disse un signore molto influente, appena arrivata in città, nell’estate 2015, chiamata da Ignazio Marino: ‘Non ti faranno mettere a posto l’azienda. Sarebbe un caso che Roma non può accettare. Diventeresti un modello'”.

Farmacap più efficiente

L’ex dirigente pistoiese si sfoga nel corso dell’intervista, spiegando come, grazie al suo operato, la municipalizzata sia diventata “più efficiente: ho aperto 3 farmacie h24. Sono brava ma non credo di essere un genio. Quello che ho fatto io poteva essere fatto anche da chi mi ha preceduto. La differenza? Non sono di Roma, non sono ‘comprabile'”. Totale: + 530 mila euro in bilancio, un risultato che, dalle parti di Farmacap, non si vedeva da anni. Una cifra che, a ogni modo, è stata contestata dal nuovo commissario il quale l’ha definita “fittizia”: “Non si può dare un giudizio su un bilancio – spiega Laing – perché non ci sono i buoni pasto che non ho sospeso io e che, tra l’altro, anche per i giudici non erano dovuti”.

“Mai in sintonia con Stefanori”

In merito alla sua scarsa presenza in azienda, posta da Stefanori fra i motivi del licenziamento, l’ex dg ha risposto definendo la questione “pettegolezzi da poco. Come direttore generale non ho l’obbligo di timbrare il cartellino… Non gli è mai interessato entrare in sintonia con me. In due mesi mi ha inviato 2 lettere di contestazioni disciplinari e 50 note. La situazione degenera col licenziamento di 4 dipendenti sorpresi a rubare farmaci. C’è un’inchiesta della Procura, ci sono le telecamere che riprendono i furti. Bisognava dare un segnale e io l’ho fatto: come fai a non licenziare chi ruba 220 volte in un mese?”. Parlando del suo rapporto con la sindaca Raggi, Laing ha spiegato: “Finché al Bilancio c’era l’ex assessore Marcello Minenna ho lavorato benissimo… Ora che sono stata cacciata mi chiedo: è questo il trattamento riservato alla nuova classe dirigente?”.

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