Emergenza idrica, intesa fra Acea e Regione: prelievi ridotti dal Lago fino all’1 settembre

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Intesa raggiunta fra Regione e Acea: il temuto razionamento dell’acqua per la città di Roma non ci sarà. Ne ha dato l’annuncio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al presidente della multiutility, Luca Alfredo Lanzalone: “Mi è stato comunicato pochi minuti fa che a breve dovrebbe esserci un provvedimento modificativo… ragionevolmente dovrebbe scongiurare la necessità di turnazione dell’acqua”. Un provvedimento approvato in extremis che, secondo quanto finora riportato, consentirà ad Acea di proseguire i prelievi dal Lago di Bracciano ma in forma ridotta: “Oggi abbiamo emesso una nuova ordinanza – ha spiegato Zingaretti in conferenza stampa – che conferma il blocco delle captazioni dal Lago di Bracciano dal 1 settembre e introduce solo la possibilità di una captazione minima di 400 litri al secondo fino al 10 agosto e di 200 litri al secondo dal 11 agosto alla fine del mese”.

L’accordo fra Acea e Regione

La soluzione tampone, invocata nelle ultime ore dalla sindaca Raggi, che potesse in qualche modo sventare il pericolo delle turnazioni di 8 ore per 1,5 milioni di romani è stata quindi approvata, ponendo per il momento fine a una disputa protratta a colpi di comunicati per oltre un mese da Acea e Regione. Si proseguirà con i prelievi, dunque, ma cercando di soddisfare il fabbisogno cittadino senza i 900 litri al secondo finora impiegati dal bacino lacustre laziale. “E’ intollerabile – aveva detto Virginia Raggi – che Roma venga privata dell’acqua. E’ un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. Un danno di immagine per l’Italia. Sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali e per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza. Il Governo intervenga con gli strumenti che ha a disposizione. E’ necessaria la dichiarazione dello Stato di emergenza”.

Scenari futuri

Con la situazione siccità provvisoriamente sotto controllo, appena 4 ore prima dell’applicazione dello stop ai prelievi decretato dalla Regione, arriva il momento di guardare a quanto finora si è fatto e detto in merito alla questione. Con una certezza: “Ora è importante costruire un futuro migliore – spiega l’ad di Acea, Stefano Antonio Donnarumma -, per far sì che non ci si trovi più a vivere situazioni come quelle che stiamo affrontando in questi giorni sul fronte dell’emergenza idrica”. Del resto, la bagarre sull’acqua non è certo passata inosservata all’opinione pubblica non solo italiana ma anche internazionale (tanto da meritare la prima pagina del “New York Times”), evidenziando una divergenza fin troppo marcata su una situazione di emergenza che avrebbe necessitato di arrivare a un punto di incontro ben prima di arrivare ai suoi sgoccioli.

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