Encomio in arrivo per il carabiniere aggredito a Trastevere la sera di Lazio-Eintracht Francoforte, mentre stava difendendo un tifoso tedesco dalla furia di alcuni ultras laziali.
I complimenti del ministro
Lo ha detto la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, in un'intervista al Messaggero: “È stato di una lucidità e di una professionalità straordinarie“. “Roma – aggiunge – va aiutata”, perché è una delle città che più soffrono per episodi come quello avvenuto in occasione della partita di Europa League. “I tifosi – dice Trenta – sono un'altra cosa. Io quei soggetti non li chiamo tifosi, ma delinquenti. Hanno aggredito delle persone, poi anche un nostro carabiniere, un servitore dello Stato, e quando colpisci un servitore dello Stato è come se colpissi lo Stato stesso. È un'offesa al Paese, mi auguro pagheranno quel che devono in tempi rapidi”. “I nostri militari sono esposti ogni giorno al pericolo”, ha aggiunto, e “il punto è che servono maggiori tutele, quando i nostri uomini intervengono e lo fanno nel pieno rispetto delle regole devono sentirsi garantiti. E poi servono pene più severe”. “La sindaca Raggi ha ragione – ha affermato il ministro – quando dice che i comuni da soli non possono farcela, serve un supporto della politica e delle istituzioni centrali“.
Agressioni
Nel corso di un'intervista a Radio 24, Trenta ha spiegato: “Quest'anno sono stati feriti 1.517 carabinieri, il 49% ha riportato lesioni con prognosi superiori a 5 giorni. Credo che dobbiamo difendere i nostri uomini, ci vuole certezza dell'intervento nei confronti di coloro che si sono macchiati di queste colpe e non sempre è stato fatto”. Bisogna cominciare, ha sottolineato Trenta, “ad essere un po' più duri, che significa essere sicuri che vengano in qualche modo perseguiti e non arrestati e rilasciati dopo poco tempo”.