Dopo le 18 ore di maratona andate a vuoto a cavallo fra il 30 e il 31 maggio, in Campidoglio riparte la discussione in aula sulla regolamentazione del commercio sul suolo pubblico, ampiamente dibattuta in merito alla delibera consiliare che, secondo la maggioranza a cinque stelle, andrebbe a sanare il caos sugli ambulanti e le bancarelle nel centro storico della Capitale, rigettata dopo ore di discussione. Una teoria, quella pentastellata, fortemente avversata dall’opposizione, Pd in testa, che ne sostiene la validità solo per una circoscritta categoria di operatori. Nella giornata di martedì, inoltre, si è registrata la vibrante protesta degli stessi commercianti, contrariati per non essere stati chiamati in causa durante il dibattimento. Risultato: parere negativo da parte del Segretariato generale e un conseguente nulla di fatto con approvazione posticipata al primo del mese di giugno.
Il Pd: “Vogliamo cambiamento vero”
Il “no” del Segretariato, la maggioranza intendeva superarlo con la presentazione di nuovi emendamenti sulla delibera presentata, dicendosi preparata a trascorrere la nottata in Aula, cosa poi effettivamente avvenuta senza che, alla fine, sia arrivata l’approvazione agognata. Tutto rimandato, dunque, ma i dubbi restano gli stessi di due giorni fa: “In Campidoglio – hanno fatto sapere i dirigenti del Pd – continuerà l’opposizione a un regolamento che devasta la città per favorire pochi operatori. Un’opposizione condotta insieme a tanti cittadini, associazioni e blog, che vogliono vedere un cambiamento vero e non il ritorno a vecchie pratiche consociative”. D’altronde, anche i diretti interessati sembrano fortemente propensi a replicare in Aula le proteste della giornata di martedì, quando si presentarono con cori di dissenso contro la giunta pentastellata, mentre i rappresentanti del Pd sfoggiavano cartelli.
Scontro sulla delibera
Un parere avverso è stato espresso anche dalla presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, che ha fatto sapere come il dibattimento avrebbe potuto rappresentare un’occasione per discutere delle proposte avanzate dalla giunta municipale già a partire da ottobre scorso per il contrasto all’abusivismo nel Centro storico. Nel frattempo, i dem hanno annunciato la loro fermezza nel rigetto della delibera, sostenendo che “si porta in Aula un provvedimento su una materia controversa senza alcuna consultazione con le categorie del commercio e con le associazioni dei residenti che contestano il nuovo regolamento. Dopo un anno di immobilismo l’M5S schiera le truppe a difesa di privilegi monopolistici consolidati e dell’abusivismo”. A ogni modo, i pentastellati non intendono retrocedere su una delivera che, a detta della maggioranza, è esattamente la svolta che Roma attendeva, forti di normative nuove come le licenze anagrafiche. Un dibattito che, dopo l’estenuante maratona, ricomincia annunciando una nuova bagarre.