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Cinema America, picchiati per la maglietta

Sarebbero stati in dieci, armati di bottiglie di vetro, gli aggressori che nella notte tra sabato e domenica hanno aggredito quattro ragazzi del “Cinema America”, il collettivo di giovani che da anni organizza proiezioni ed incontri sul territorio romano. Come racconta al sito dell’Ansa una vittima dell’attacco “siamo stati aggrediti da una decina di individui di circa trent'anni al grido di 'hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista levati subito la maglietta, te ne devi andare via'”.  I giovani avevano passato la serata nella piazza di San Cosimato dove era stata allestita la proiezione della pellicola del film “First reformed”, alla quale era presente anche il regista Paul Schrader, presente anche lui – come riporta il sito del Messaggero– con la t-shirt bordeaux che ha scatenato l’aggressione.

Le razioni

Compatte le reazioni di biasimo del mondo politico: la prima cittadina di Roma Virginia Raggi parla sulle colonne del Messaggero.it di “un atto vile e barbaro, che bisogna condannare fermamente. Il pensiero e la libertà di espressione nulla hanno a che vedere con la violenza. Roma è una città aperta e inclusiva”. Dello stesso tenore il post che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha condiviso sui suoi canali social: “Ieri alcuni giovani presenti all’arena romana di piazza San Cosimato sono stati aggrediti perché non hanno ceduto a un gesto di sottomissione: non si sono tolti la maglia bordeaux col logo dell’Associazione, sinonimo per gli aggressori di fede ‘antifascista’. Aspettiamo le necessarie verifiche, ma se i fatti fossero confermati sarebbe un episodio gravissimo, aggravato dalla intolleranza ideologica” ha concluso il premier. Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto sul fatto di cronaca: “Noi combattiamo contro ogni genere di violenza, che siano comunisti, fascisti, allo stadio…Del resto io faccio il ministro che reprime la violenza, anche se hanno provato a darmi la colpa anche di questo episodio. Ma lasciano perdere, meno male che ero in volo così non mi sono innervosito”, ha commentato appena giunto a Washinton.

San Cosimato

Ieri sera nel cuore di Trastevere, le proiezioni non si sono fermate e la piazza si è colorato del bordeaux della maglia del Cinema America. Un appello raccolto anche dal premio Oscar Jeremy Irons, arrivato per presentare “Io ballo da sola”. “Dobbiamo ricordarci che siamo uguali e dobbiamo capire che queste immagini di violenza non fanno bene e non servono a costruire una società coesa. Dobbiamo ricordarci della nostra umanità, in modo tale che ciò che è avvenuto 70 anni fa non torni a gettare i suoi semi. In questa piazza vedo l’umanità che si esprime al suo meglio”.

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