In un certo senso rappresentano una sorta di elemento caratterizzante per Roma e per i turisti della Capitale. Dall’altra, però, risultano da decenni essere al centro di una polemica che, indifferentemente, coinvolge associazioni animaliste (Oipa su tutte) e automobilisti. L’argomento di discussione sono sempre loro, le cosiddette “botticelle”, le carrozze che da tempo immemore accompagnano i visitatori della Città eterna in giro per le strade del centro, proseguendo una tradizione ben radicata nell’immaginario collettivo. A ogni modo, dopo vari tentativi di porre un freno a quello che, a più riprese, è stato definito più uno stress che un “lavoro” per i cavalli che le trainano, le carrozze potrebbero davvero andare in pensione, per lasciare il posto a mezzi altrettanto caratterizzanti ma su ruote, anziché su quattro zampe.
“Botticelle” elettriche
Nessuna novità, però. La botticella su gomma è un progetto del 2012, varato sotto l’allora amministrazione Alemanno senza che, effettivamente, sia stato portato a termine, né dal sindaco barese né dal suo successore, Ignazio Marino che, pur favorevole, non fece in tempo a realizzarlo. All’epoca, furono 300 mila gli euro stanziati per realizzare il prototipo, accantonato in virtù dell’opposizione dei vetturini romani (o meglio, 41 di loro) e destinato a finire nel dimenticatoio senza trovare sbocchi definitivi. A riproporre il progetto è stata l’amministrazione pentastellata in carica da un anno e, nello specifico, l’attuale assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, che lo ha riportato in auge durante il convegno sui cambiamenti climatici di Agende 21.
Montanari: “Licenze riconvertite”
Esattamente un anno fa, in piena campagna elettorale, la futura sindaca Virginia Raggi annunciava l’intento di abolizione delle botticelle nel suo programma amministrativo, sostenendo a gran voce il cambiamento di regolamento a riguardo per impedire ulteriori maltrattamenti ai danni di animali (affermazioni non nuove e comunque sempre rigettate dai vetturini). Dopo undici mesi di governo, la giunta grillina però sembrerebbe fare davvero sul serio: prima un’ordinanza restrittiva sulla circolazione delle carrozze, poi un provvedimento che le eliminerà per far posto alle auto elettriche. Questo il programma pentastellato ma, come si è affrettata a specificare l’assessore Montanari, “nessuno perderà la licenza: sarà riconvertita e le auto elettriche saranno a disposizione dei vetturini”. Una questione, questa, che è da anni più che mai viva per le strade della Capitale le quali, specie nell’ultimo decennio, hanno visto un sensibile aumento del traffico urbano e, di conseguenza, una altrettanto vertiginosa crescita di rumori e gas di scarico, tutt’altro che benevoli per gli animali. Anche i romani, la maggior parte dei quali cresciuti con l’immagine delle botticelle in giro per il centro storico, sostiene che queste rappresentino ormai più un problema che una risorsa. Da qui l’idea di rispolverare un progetto che, tutto sommato, sarebbe un compromesso accettabile ma che, allo stesso tempo, conoscerà senz’altro iter di realizzazione su larga scala piuttosto lunghi. Almeno due anni e mezzo, sostengono i progettisti.