Arriva finalmente l’ok del Consiglio comunale al bilancio di previsione 2017-2019: l’approvazione è giunta nella tarda serata del 30 gennaio, al termine della lunga maratona dell’ultima settimana. Dopo la bocciatura dell’Oref arrivata nel dicembre scorso e il “bilancio-bis” presentato a inizio mese, dall’Aula Giulio Cesare si leva ora l’applauso soddisfatto della giunta capitolina, secondo la quale è stato raggiunto “un risultato storico”. Ventinove voti favorevoli, 15 contrari: passa così la nuova manovra, stimata in 5 miliardi e 300 milioni circa, con consistenti investimenti previsti per trasporti e sostenibilità pari a 430 milioni sui 577 previsti dal piano: “Da anni Roma non aveva un bilancio approvato così presto – ha spiegato la sindaca Virginia Raggi, presente in assemblea -. È un evento memorabile. Riportiamo legalità nei conti del Campidoglio. Roma approva il bilancio prima di molte altre grandi città italiane”.
Raggi: “Solo un po’ di tempo”
A questo proposito, nonostante il momento difficile, la prima cittadina ha approfittato per lanciare qualche commento nei confronti dei detrattori: “Nel caso delle altre città, però, non ho letto o sentito parlare di ‘rischio default’ o di ‘commissariamento’ del Comune. Era il solito ‘tanto rumore per nulla’. Per fortuna ci sono i fatti a parlare per noi. Roma riparte”. Un invito, poi, ai cittadini elettori, ad avere pazienza, specificando come il lavoro per il cambiamento di Roma sia già stato avviato: “La nostra visione della città è chiara dal principio ai cittadini che ci hanno votato per governare, per loro e solo per loro continueremo a lavorare. A loro chiediamo solo un po’ di tempo per cambiare la città, ma possono essere certi che abbiamo già iniziato”.
La manovra di bilancio
Il piano di investimenti triennale, come detto, interesserà per oltre 400 milioni la voce trasporti (solo la metro C ne richiederà 297, circa 20 l’incremento dei mezzi) e mobilità sostenibile, mentre il “taglio alle spese” si aggira sui 40 milioni circa nel 2017, tra costi delle utenze e funzionamento degli organi istituzionali. Altri 1,5 milioni di risparmi arrivano dal Gabinetto della sindaca, mentre 1,2 da un’ulteriore razionalizzazione della spesa. Ridotta anche la Tari (la tassa sui rifiuti) dell’1,6%. Per quanto riguarda gli investimenti sui municipi, verranno impiegati 28 milioni (in particolare per i servizi sociali); circa 62 saranno destinati alla manutenzione urbana, poco più di 18 al patrimonio culturale.