Il parco della Caffarella verrà risistemato. L’amministrazione capitolina è riuscita a recuperare i fondi da investire nella zona che prende il nome dall'omonima Valle creata dal fiume Almone. La valle si estende dalla via Appia Antica alla via Latina e prende il nome dalla famiglia Caffarelli, proprietaria della grande tenuta che si estendeva sull'intera valle. “Nel bilancio di previsione del 2019-2021”, ha fatto sapere Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, su Roma Today, ci sono “1 milioni e 600mila euro che sono destinati alla riqualificazione del parco” e che “serviranno per finanziare un progetto già pronto e depositato presso il Servizio Giardini”. “Il recupero del Parco della Caffarella – prosegue Diaco – era uno step fortemente richiesto dal Municipio VII, dal Comitato per il Parco della Caffarella e dai tutti quei cittadini che, quotidianamente, si riversano in uno dei polmoni verdi più importanti della Capitale”. Gli interventi sul parco della Caffarella, d’altra parte, rientrano tra quelli recentemente annunciati anche dalla Sindaca. Raggi infatti, nel citare i lavori previsti nelle aree verdi e nelle ville storiche per il prossimo 2020, ha fatto esplicitamente riferimento anche ad alcune aree del parco della Caffarella”.
Il restayling
Il parco da anni è tenuto da volontari che ne eseguono la pulizia e piccoli lavori di manutenzione. Ma non tutto può ricadere sulle spalle dei cittadini. “I lavori non mancano – dice Roberto Federici, volontario del Comitato per la Caffarella ed ex Presidente circoscrizionale – occorre sistemare un muro pericolante che si trova nella zona della chiesa di Sant’Urbano. Poi occorre creare un ingresso per le autoambulanze a Largo Tacchi Venturi. In via Gennaro Montanini inoltre bisogna intervenire in un’area interna al parco perché lì la recinzione è stata divelta. C’è anche un casale abbandonato, nella zona di via Abitania e, da ultimo ma non meno importante, va rifatto completamente l’ingresso in via Macedonia, dove il cancello è stato divelto ed asportato da almeno tre anni”. Nel giugno del 2018, un anno fa, oltre 500 cittadini avevano sottoscritto un’interrogazione d’iniziativa popolare nella quale “al punto tre – ricorda Rossana De Stefani, presidente del Comitato per la Caffarella – si chiedeva conto di un finanziamento di 1 milione di euro per il parco, stanziato nel 2011 durante la Giunta Alemanno e mai speso”. Oggi la buona notizia per i volontari ma anche per tutti i romani. La Caffarella è infatti una delle aree verdi più grandi di Roma (132 ettari di verde pubblico) e fra le maggiori aree verdi urbane d'Europa. Per quanto riguarda il costruito, vi si trovano il cosiddetto Colombario costantiniano, il Ninfeo di Egeria, la Chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella, alcuni casali, tra cui il più noto è il Casale della Vaccareccia, documentato fin dal 1547, che incorpora una delle torri di guardia che nel medioevo popolavano la Campagna romana. Infine, un'estesa rete di sentieri permette di usare il parco per attività ricreative per singoli e famiglie.