Il Campidoglio non emetterà nuove ordinanze sui fuochi d’artificio a Capodanno a Roma dopo la bocciatura arrivata dal Tar. L’obiettivo del Palazzo Senatorio è “continuare la battaglia di civiltà per sensibilizzare i cittadini su abitudini che possono provocare conseguenze negative per la salute di persone e animali. Una battaglia al di là di formalismi amministrativi affinché “Capodanno sia una festa e non venga rovinata da incidenti“.
E’ uscita intanto la motivazione del provvedimento adottato dal giudice amministrativo. L’ordinanza con la quale il sindaco di Roma, Virginia Raggi, vietava i “botti” di Capodanno non sarebbe sorretto da un’idonea istruttoria né da una sufficiente motivazione. Il Tar ha considerato che “sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento dell’istanza nelle more della celebrazione della camera di consiglio, (fissata il 25 gennaio prossimo. Ndr) – si legge nel decreto a firma del presidente della seconda sezione, Antonio Savo Amodio – atteso che il provvedimento impugnato, nella sommaria delibazione propria della presente sede cautelare, non appare sorretto da un’idonea istruttoria né, tantomeno, da una sufficiente motivazione, tenuto in particolare conto che trattasi di un’ordinanza contingibile ed urgente che inibisce l’uso di qualsivoglia tipologia di materiale esplodente, per giunta sull’intero territorio comunale“.
L’ordinanza n. 145 del 22 dicembre disponeva su tutto il territorio della Capitale il divieto assoluto di “usare materiale esplodente, utilizzare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti” a partire dal 29 dicembre e fino alle 24.00 del 1 gennaio. Era stata impugnata dalle società Sfxbattistelli, Pirotecnica Miva di Contarelli Bruno, Dp Group, Pirotecnica Stefano Nomaro, La Pirotecnica di Emanuele Bonsanti, Orzella Antonio e Proietti Muzi Ada”.