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“Banda del tombino” di Roma nord, il cerchio si chiude: fermate due persone

Potrebbe essere la fine di un incubo per molti commercianti di Roma Nord: i Carabinieri della Stazione di Ponte Milvio, infatti, avrebbero messo le mani sulla famigerata “banda del tombino” che, negli ultimi mesi, ha messo decine di colpi nella zona alta della Capitale, accumulando via via un ingente bottino e provocando cospicui danni agli esercizi presi di mira, i quali hanno dovuto fare i conti con varie vetrine distrutte, oltre che con la sottrazione della propria merce. Al termine di un lungo processo d’indagine, condotta assieme al Nucleo operativo della compagnia Roma Trionfale e di quella cinofila, i militari hanno notificato un mandato di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica, per due cittadini di nazionalità romena, rispettivamente di 22 e 26 anni, entrambi con precedenti penali.

Particolarmente insistito e faticoso il percorso degli inquirenti, i quali hanno analizzato le immagini video dei numerosi colpi messi a segno dai due individui, messi in atto sempre con la medesima modalità, ossia distruggendo le vetrate dei negozi con le coperture in ghisa dei tombini, spesso divelte da scarichi fognari posti nelle vicinanze dei locali. Nel mese di dicembre, lo stesso comando dei Carabinieri aveva tratto in arresto, in Piazza Nicosia, un 27enne, anch’esso romeno, colto in flagrante mentre si apprestava a compiere l’ennesimo furto con il suddetto procedimento e, successivamente, accusato di furto aggravato. Il prosieguo delle indagini ha permesso di far definitivamente luce sui presunti autori materiali delle rapine, facendo tirare un sospiro di sollievo ai negozianti della zona di Ponte Milvio.

Alcuni esercizi commerciali avevano subito persino più di un’effrazione, come la nota “Brasserie 28 by Curlier”, la quale è stata visitata per ben due volte dalla banda, con conseguenti distruzioni dei vetri del locale provocate dal medesimo tombino. I Carabinieri sono ora al lavoro per accertare se sia o meno da attribuire ai due anche la responsabilità di altri colpi messi a segno in zone vicine, come il Rione Prati o il quartiere Parioli. La prima fase d’investigazione, conclusa con il fermo dei due, ha portato le Forze dell’ordine a recuperare gli abiti utilizzati durante le loro scorribande, oltre che gran parte della refurtiva. Sono stati inoltre posti sotto sequestro circa 13mila euro in contanti rinvenuti, come tutto il resto, all’interno di un appartamento in zona Prima Porta, dove venivano effettuate le varie operazioni di stoccaggio.

Nello stesso locale, secondo quanto emerso, viveva un’altra persona, la quale sarebbe stata denunciata a piede libero per spaccio di droga. I due malviventi, invece, sarebbero ora indagati per furto e ricettazione.

 

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