Ovviare ai troppi “incidenti” occorsi ad autisti e inservienti sui mezzi pubblici, alla luce dei più recenti episodi di violenza (avvenuti a Ostia e Arco di Travertino), è ormai diventata una necessità corredata da una certa urgenza. A tal proposito, Atac ha sviluppato una sorta di piano anti-aggressioni che, in buona sostenza, andrebbe ad accrescere la tutela e gli strumenti a disposizione degli impiegati in front-line: un piano che prevederà anche il potenziamento del protocollo d'intesa già siglato con la Questura. “Con il piano anti-aggressioni predisposto da Atac – ha spiegato l'assessore alla Città in movimento, Linda Meleo – puntiamo a fornire maggiori tutele ai dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico locale… Vogliamo che i dipendenti non subiscano più aggressioni, mentre svolgono il proprio lavoro. Questo è un atto dovuto nei confronti dei nostri lavoratori”. Lo stesso assessore ha specificato che, fra le varie misure previste dal protocollo stipulato con la Questura, “almeno 70 saranno predisposte nei prossimi mesi”.
Il piano
Ma in cosa consiste il nuovo piano per la sicurezza di conducenti e resto del personale di bus e tram? Atac, da parte sua, sta cercando di ottenere il passaggio dei guidatori allo status di Agente di polizia amministrativa, potenziando al contempo le dotazioni di sicurezza dei mezzi pubblici: al momento, sono 730 gli autobus già dotati di cabine rinforzate e, secondo le previsioni, altre 70 verranno installate nei prossimi mesi. Verrà incrementato, inoltre, il numero di telecamere di videosorveglianza predisposte non solo sui mezzi ma anche nelle principali infrastrutture Atac, per un totale previsto di 4500 da ripartire su almeno 500 bus. Assieme a dotazioni più “immediate”, quali nuovi telefoni cellulari per le chiamate d'emergenza e uno spray al peperoncino, a disposizione dei dipendenti sarà messo anche un corso di formazione per il ersonale viaggiante, durante il quale affrontare tematiche come la gestione dei conflitti.
Le motivazioni
Come detto, il varo del piano coincide con due recenti e gravi casi di cronaca, verificatisi in due distinti e lontani municipi ma decisamente importanti per la gravità del gesto: “L'adozione di tale piano risulta più che attuale – ha chiarito Atac in una nota – considerato l'ennesimo caso, avvenuto quando un conducente della linea 85, all'altezza di via Arco di Travertino, è stato aggredito, per fortuna senza gravi conseguenze, da due viaggiatori rimasti sconosciuti che chiedevano di scendere fuori fermata. Al suo rifiuto, i due lo hanno attaccato colpendolo alle braccia e si sono dati alla fuga”. Il riferimento, però, si estende anche all'episodio di Ostia, dove un uomo è stato aggredito con una testata mentre si trovava al capolinea dell'autobus. Situazioni spiacevoli che, infine, hanno spinto l'amministrazione a vagliare migliori soluzioni di sicurezza per i conducenti.