Le liste elettorali delle amministrative di Roma saranno monitorate dalla commissione parlamentare antimafia. “L’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare Antimafia, riunito oggi (ieri ndr), ha concordato sulle linee generali della proposta di Relazione dell’on. Rosy Bindi sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli Enti locali in occasione delle elezioni amministrative – spiega un comunicato – La Relazione sottolinea la carenza di strumenti efficaci di controllo sulla trasparenza delle candidature, anche in relazione ai requisiti previsti dalla Legge Severino e avanza una serie di proposte che il governo potrebbe adottare con un provvedimento d’urgenza per agevolare il lavoro di verifica delle Commissioni elettorali”.
L’Ufficio di Presidenza ha concordato sulla necessità di “avviare anche in occasione della prossima tornata elettorale una valutazione della realtà, seppure attraverso un campione significativo di Enti locali chiamati al voto – prosegue la nota – Di fronte al numero elevato di liste e candidati che saranno presentati in circa 1400 Comuni, è stato dato mandato alla Presidente Bindi di avanzare una proposta d’inchiesta che prenda in esame la situazione relativa ai Comuni sciolti per mafia, a quelli che negli ultimi 3 anni hanno avuto una commissione d’accesso e sono in amministrazione straordinaria o in amministrazione ordinaria, nonché quei Comuni che vanno al voto per pregresso scioglimento per mafia. Si tratta di una decina di Enti locali, per ciascuno dei quali sarà fatta una relazione con una valutazione complessiva che vada anche oltre i requisiti previsti dal codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione Antimafia”.