“Più libri più liberi” è di nuovo all’Eur, dal 7 all’11 dicembre. Il consueto appuntamento con la piccola e media editoria, che festeggia quest’anno tre lustri di vita, rappresenta, fin dalla prima edizione, una delle più interessanti fiere del libro su scala nazionale, nonché l’unica interamente dedicata a case editrici indipendenti, le quali hanno qui la possibilità di presentare i loro cataloghi. Nel corso dei cinque giorni della fiera, sarà possibile non solo visionare le varie proposte letterarie, ma assistere a dibattiti a tema, incontri culturali, presentazioni di particolari libri e reading di alcuni estratti di testo. L’esposizione è, come al solito, allestita presso il Palazzo dei Congressi, in piazzale Kennedy 1, dalle 10 alle 20.
Una rassegna completa e variegata la quale, ogni anno, richiama un folto (e altrettanto vario) pubblico: da studenti universitari a semplici appassionati, da comitive scolastiche a esperti del settore, chiunque può incontrare, negli oltre 400 stand, qualcosa di suo gradimento. Probabilmente, il successo di “Più libri più liberi” risiede proprio nella sua vasta e allettante offerta culturale, alimentata da convegni e conferenze ad hoc su trame e tematiche di alcuni testi e sul ruolo dell’editoria nel mondo attuale.
“L’obiettivo – come spiegato sulla pagina web ufficiale dell’organizzazione – è quello di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare in primo piano la propria produzione, spesso ‘oscurata’ da quella delle imprese più grandi, garantendogli la vetrina che meritano”. E, senza dubbio, la missione è finora pienamente riuscita: il prestigio di #plpl è aumentato di anno in anno e, quella che inizialmente non era che una semplice idea, si è man mano trasformata in una delle principali rassegne letterarie italiane. Merito di una piccola e media editoria estremamente florida e ricca di contenuti e, nondimeno, di un’organizzazione sempre attenta a garantire la giusta alchimia tra esposizione e interscambio. Del resto, come specificato ancora dai curatori, “‘Più libri più liberi’ è anche un luogo di incontro per gli operatori professionali, dove discutere le problematiche del settore e dove individuare le strategie da sviluppare”.