Non è previsto nessun incontro con Virginia Raggi per discutere del “Piano per Roma”. Matteo Renzi sbatte la porta in faccia alla sindaca e dopo il no alle Olimpiadi esclude la possibilità che il governo versi al Campidoglio i 3 miliardi in un primo tempo previsti per i giochi. “Vogliono i soldi? – ha detto il premier – Mi sembra un’ipotesi suggestiva. La girerò a Bach (il presidente del Cio ndr)”.
Per il presidente del Consiglio, che ha presentato insieme a Giovanni Malagò i progetti sostenuti con il “Fondo Sport e Periferie”, il ritiro della candidatura è un nervo scoperto. “Con la rinuncia alla corsa di Roma alle Olimpiadi del 2024 hanno festeggiato le periferie di Parigi e Los Angeles, non la gente delle periferie di Roma”, ha sottolineato il premier. “Eravamo davanti a tutti, e questo non fa che amplificare la responsabilità di chi si è preso il diritto di revocare un sogno ai bambini ed ai ragazzi. Questa decisione sbagliata di tarpare le ali al sogno dei bambini che speravano di competere a Roma 2024 non toglierà niente alla nostra energia e alla nostra determinazione per continuare a dare a quei bambini il diritto di mettersi in gioco”.
Renzi ha sottolineato che “è stata rispettata la scelta del Comune di Roma, sarebbe stato possibile andare avanti, in linea teorica, ma sarebbe stata un’altra figuraccia. C’è l’amaro in bocca, ma rimane l’entusiasmo di questo governo e di quelli che verranno di investire nello sport”. Per quanto riguarda la scelta della giunta Raggi, “qualcuno – ha detto – aveva anche chiesto di spostarle, è difficile spostarle perché qualcuno non è pronto. Se in otto anni parti dal presupposto di non riuscire a cambiare le cose è un segno di tristezza per chi lo dice non per gli altri”.