Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda delle due quindicenni di Acilia che, lunedì 23 gennaio, erano scomparse dalla cittadina del litorale romano: Asia e Gaia sono infatti state individuate e riconosciute a Ostia e, al momento, sono state ricondotte a casa dai carabinieri. Grande sollievo, ovviamente, per i familiari i quali, nei giorni scorsi, avevano lanciato numerosi appelli tv e via social: le ragazze stanno bene ma, almeno per ora, non si conoscono le motivazioni che le hanno spinte ad allontanarsi da casa, né in che modo abbiano percorso la distanza fra Roma e Torino, passando per Bologna, senza essere rintracciate.
Giorni di sofferenza
L’angoscia dei genitori delle due era stata più volte espressa sui social network, in particolare su Facebook ma, successivamente, anche attraverso una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, durante la quale era stata ricostruita la dinamica degli avvenimenti fino alla mattina della scomparsa. Secondo Monica e Sara, le mamme di Gaia e Asia, le due ragazze avevano assunto, negli ultimi tempi, atteggiamenti alquanto introversi e sfuggenti e, in alcune occasioni, erano emersi segnali che avrebbero potuto lasciar presagire un tentativo di fuga. Il sogno di Gaia, stando a quanto affermato in questi giorni, era di viaggiare per l’Europa in camper: per questo il principale timore di sua madre era legato a un eventuale sconfinamento.
Annuncio via social
Le foto segnaletiche diffuse sul web, si sono fortunatamente rivelate decisive nell’individuazione delle due minorenni, avvenuta nel pomeriggio del 31 gennaio da parte di alcuni ragazzi che, riconoscendole, le hanno dapprima avvicinate e poi convinte a tornare a casa. A dare l’annuncio, ancora via social, è stata Monica, madre di Gaia, la quale ha precisato come le ragazze abbiano “confermato tutti i luoghi dove erano state avvistate, come ad esempio Bologna e Torino”. Le ricerche delle due giovanissime, infatti, si erano concentrate tra il nord e il centro del Paese proprio a seguito delle varie segnalazioni arrivate. Ora resta da capire come e soprattutto perché le minorenni abbiano deciso di allontanarsi dalle loro famiglie.