Nella chiesa diĀ San Salvatore in Lauro, in pieno centro di Roma, prende il via una piccola mostra di grandi tesori dāarte che mette in evidenza lo straordinario patrimonio artistico della cittĆ di Fermo (Marche) e del suo territorio affinchĆ© ritorni al piĆ¹ presto alla fruizione nei siti dāorigine. E’Ā possibile vedere i polittici di Carlo e Vittore Crivelli, insieme a quelli di Ottaviano Dolci e Giuliano Presutti; lāAdorazione dei pastori di Rubens a confronto con quelle di Pietro da Cortona e del Baciccio.
Rubens e colleghi
Da oltre 400 anni il Pio Sodalizio dei Piceni garantisce un sostegno alla cultura e alla civiltĆ artistica delle Marche. Nel complesso di San Salvatore in Lauro era programmata per questa primavera lāesposizione dellāAdorazione dei pastori di Pietro da Cortona accanto a quella di Rubens, uno straordinario capolavoro proveniente dalla Pinacoteca civica di Fermo. Ma nei mesi scorsi gran parte della regione Marche ĆØ stata gravemente colpita dal terremoto, a partire dal 24 agosto e poi con le scosse sempre piĆ¹ forti del 26 e del 30 ottobre. Anche nel territorio di Fermo ci sono stati dei crolli, in alcune chiese e molti musei: la Pinacoteca civica di Fermo ĆØ stata chiusa per lesioni. Eā in questo contesto che ĆØ nata lāidea di portare a Roma anche altri tesori dāarte di quel territorio, in questo momento non accessibili al pubblico, per allestire una mostra che faccia conoscere meglio la ricchezza di quel patrimonio artistico e per sensibilizzare il pubblico, anche al fine di raccogliere risorse da destinare ai restauri dei beni culturali di quei centri marchigiani.
La doppia esposizione
Per iniziativa del Pio Sodalizio dei Piceni e del Comune di Fermo, con la collaborazione della Soprintendenza delle Marche, il supporto organizzativo di Civita Mostre e il sostegno di UnipolSai, ĆØ nata cosƬ una esposizione che si articola in due momenti.Ā Nella prima parte, a cura di Anna Lo Bianco, saranno esposte tre grandi pale che rappresentano lāAdorazione dei pastori, quella di Pieter Paul Rubens dipinta per la chiesa di San Filippo a Fermo e quelle di Pietro da Cortona per la chiesa romana di San Salvatore in Lauro e di Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine a Fermo. Un confronto eccezionale, che mostra come nel Seicento giunga anche in questa lontana provincia una cultura figurativa di respiro europeo.
Nellāaltra sezione, a cura di Claudio Maggini e Stefano Papetti, sarĆ possibile ammirare una straordinaria raccolta di pale e polittici rinascimentali, di Carlo e Vittore Crivelli, Pietro Alemanno, Ottaviano Dolci e Giuliano Presutti. Oltre che dalla cittĆ di Fermo le opere provengono da piccoli centri come Massa Fermana, SantāElpidio a Mare, SantāElpidio Morico e Monte San Pietrangeli. Viene cosƬ in evidenza la particolare cultura figurativa che ha caratterizzato quei territori marchigiani nel XV e allāinizio del XVI secolo, a partire dallāarrivo da Venezia di Carlo Crivelli e, dieci anni dopo, di suo fratello Vittore.
A favore dei musei terremotati
La mostra intende accendere lāattenzione del pubblico su quel patrimonio artistico messo a rischio dal terremoto del Centro Italia e sensibilizzare il pubblico affinchĆ©, con il contributo piĆ¹ largo, sia possibile al piĆ¹ presto tornare ad ammirare quei tesori dāarte nelle loro chiese e nei loro musei. Per tale motivo, anche se la mostra ĆØ ad ingresso gratuito, ĆØ gradita una offerta che sarĆ destinata ai restauri a Fermo e negli altri centri del territorio
Luoghi e orari
La mostra “Dai Crivelli a Rubens. Tesori d’arte da Fermo e dal suo territorio” si svolge al Pio sodalizio, palazzo adiacente alla chiesa nazionale dei marchigiani residenti a Roma, situata nell’omonima piazza del rione Ponte e Parione (Roma). E’ aperta tutti i giorni 10.00/13.00 e 16.00/19.00, esclusi i festivi, dall’11 aprile alĀ al 09 Luglio 2017.