Oggi vi proponiamo un’antica ricetta, popolarissima nella città di Fabriano, famosa per la sua carta, ancora viva nel ricordo di chi ha “qualche” primavera alle spalle. E’ una preparazione conosciuta in tutta l’area della Comunità Montana.
Le biccutelle sono un tipo di pane povero che veniva consumato dopo essere stato bagnato nel latte o nel vino. Fatto con la farina di granoturco, generalmente aveva la forma di un maritozzo.
Ingredienti
- 300 grammi di massa del pane
- 700 grammi di farina di granoturco
- acqua calda quanto basta
Procedimento
Disponete la farina su una tavola di legno per impastare – quelle che generalmente le nostre nonne utilizzavano per preparare le tagliatelle fatte in casa – e amalgamatela bene alla massa del pane, aggiungendo l’acqua calda poco alla volta per evitare che l’impasto risulti troppo umido.
Dare la forma di un filone, coprire con un panno di cotone e lasciate lievitare. Scaldare il forno e cuocere per un’ora. Una volta che il filone sarà freddo, tagliare a fette e conservare in un sacchetto di cotone.
Un’altra versione di questa ricetta prevede l’aggiunta di uva sultanina o uva secca che va aggiunta all’impasto dopo averla lasciata ammorbidire in acqua tiepida. In questo modo le biccutelle diventeranno dolci.