Uno dei principi su cui Papa Francesco fonda quello che il giornalista Sandro Magister definisce “magistero liquido” ĆØ quello del tempo superiore allo spazio. Ć per questo che tutto in tutto il Pontificato bergogliano, gli estremi temporali assumono una ruolo essenziale nei processi della dottrina della Chiesa. Con tale spirito, durante l'Angelus del 22 ottobre 2017, Papa Francesco annunciĆ² ilĀ Mese Missionario Straordinario nell'Ottobre 2019Ā “al fine di alimentare l'ardore dell'attivitĆ evangelizzatrice dellaĀ Chiesa ad gentes“. Un tempo straordinario, dunque, di riflessione su una Chiesa viva, spesso animata in quelleĀ periferieĀ del Mondo dove il Vangelo ĆØ vissuto con il medesimo spirito delle origini. La data scelta non ĆØ casuale: il Mese Missionario Straordinario sarĆ l'occasione per commemorare il centenario della lettera Aspotolica Maximum illud, promulgata daĀ Papa Benedetto XVIĀ il 30 novembre 1919 per imprimere un nuovo impulso all'impegno missionario dei Cristiani nel mondo.
L'annuncio del Papa durante l'Angelus del 22 ottobre 2017
Una conversione costante
Per Papa Francesco, il richiamo allaĀ Maximum illudĀ ĆØ l'occasione per riflettere sulle tendenze all'introversioneĀ cui la Chiesa puĆ² essere soggetta: “Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini richiede conversione missionaria costante e permanente. Quanti santi, quante donne e uomini di fede ci testimoniano, ci mostrano possibile e praticabile questa apertura illimitata, questa uscita misericordiosa come spinta urgente dellāamore e della sua logica intrinseca di dono, di sacrificio e di gratuitĆ !” ha affermato il Papa. Per questo motivo, il Pontefice reciterĆ i Vespri il 1 ottobre, giorno in cui ricorre la memoria liturgia diĀ Santa Teresa del Bambin GesĆ¹, eletta patrona delle missioni insieme a San Francesco Saverio, fra i “pionieri” della Compagnia di GesĆ¹. Oggi l'evangelizzazione passa anche attraverso altri strumenti, come iĀ mass media. Per questo, un appuntamento importante nel Mese Missionario Straordinario sarĆ laĀ preghiera del Rosario internazionaleĀ presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, con una diretta radiofonica gestita dall'emittente Radio Maria, che si propone di raggiungere quasi ottanta stazioni radio sparse in cinque continenti.
In missione nel Mondo
Il Mese Missionario Straordinario si concluderĆ ilĀ 20 ottobre, giorno in cui verrĆ celebrata laĀ Giornata Missionaria Mondiale. La Santa MessaĀ in Piazza San Pietro,Ā alla quale prenderanno parte anche i partecipanti al SinodoĀ speciale per l'Amazzonia sarĆ il fulcro di tutto il Mese, e questo sottolinea un aspetto essenziale: al termine cronologico si radica l'”inizio” di un rinnovato cammino di evangelizzazione. La Chiesa “decentrata” di Papa Francesco non ĆØ che questo: raggiungere le “periferie” significa mettersi in ascolto di un processo creativo dettato dallo Spirito Santo. Per questo, il Pontefice ha piĆ¹ volte richiamato quanto scritto nell'esortazione apostolica post-sinodaleĀ Evangelii Gaudium, sull'azione missionariaĀ qualeĀ paradigma dell'intera opera della Chiesa: “Non abbiamo paura di intraprendere un'opzione missionaria in grado di trasformare tutto – scrive il Papa -, in modo che costumi, stili, tempi, lingua e l'intera struttura ecclesiale diventino un canale che fornisce piĆ¹ per l'evangelizzazione del mondo attuale che per l'autoconservazione”. Il motto scelto ĆØĀ Battezzati e Inviati: un richiamo alla prima comunitĆ cristiana, a quelle che Papa Francesco chiama “sorgenti del Vangelo”. Ć questo il cuore pulsante dell'evangelizzazione, la costante che accomuna San Francesco Saverio, Santa Teresa del Bambin GesĆ¹ e gli evangelizzatori contemporanei: laĀ fede in GesĆ¹ Cristo, che spinge fino ai confini del Mondo.