Kim Jong-un ha invitato ufficialmente Papa Francesco a Pyongyang. Ad annunciarlo ĆØ stato il portavoce della Casa Blu,Ā l'ufficio presidenziale sud-coreano, Kim Eui-kyeom, precisando che a portare l'invito al Pontefice sarĆ Moon Jae-in, il quale sarĆ ricevuto il 17 e il 18 ottobre in Vaticano.Ā
Moon in Vaticano
“Il presidente Kim ha detto che accoglierĆ calorosamente il Papa, se visiterĆ Pyongyang”, ha spiegato il portavoce. Il leader sudcoreano, oltre a riferire il messaggio del suo omologo del Nord, cercherĆ il sostegno del Santo PadreĀ negli sforzi per la pace e la stabilitĆ nella penisola.Ā
Senza libertĆ
Corea del Nord e Vaticano non hanno rapporti diplomatici, ma l'invito non ĆØ il primo rivolto a un Pontefice dal regime della famiglia Kim. Era giĆ accaduto nel 2000, quando fu il padre di Kim, Kim Jong-il, a invitare a Pyongyang l'allora Papa Giovanni Paolo II. La libertĆ religiosa in Corea del Nord ĆØ pressocchĆ© confinata ad alcune strutture che possono operare sotto il controllo dello Stato e l'unica Chiesa Cattolica operante in Corea del Nord, scrive oggi il Japan Times, non ĆØ riconosciuta dal Vaticano: prima che andasse al potere in Corea del Nord il nonno di Kim – Kim Il-sung, fondatore del Paese – Pyongyang era nota per avere piĆ¹ cristiani di qualsiasi altra cittĆ nella penisola coreana.
Mossa strategica
L'invito di Kim al Papa ha giĆ generato i primi commenti. Tra questi, il quotidiano giapponese cita quello di Mintaro Oba, ex funzionario del Dipartimento di Stato Usa. “L'invito di Kim Jong-un al Papa a Pyongyang ĆØ una mossa coraggiosa e inaspettata“, ha commentato su Twitter, “ma fa interamente parte del desiderio della Corea del Nord di avere il controllo della narrativa globale pubblica, e di modellare un discorso in cui e' il motore della pace”. Lo stesso Papa Francesco, ha ricordato l'ex diplomatico americano, si era giĆ espresso favorevolmente sul riavvicinamento tra le due Coree, e a giugno scorso aveva incontrato a Ginevra rappresentanti sia della Corea del Sud che della Corea del Nord per promuovere l'unitĆ tra i cristiani.