Un atto d'amore ha un peso inestimabile se fatto tra sconosciuti. È la bellissima storia di un'infermiera originaria dell'Idaho, negli Stati Uniti, che ha donato il 20% del suo fegato a un bimbo di 7 mesi, salvandogli la vita. La storia a lieto fine inizia in un ospedale, dove l'infermiera assiste un bambino a cui è stata diagnosticata un'atresia biliare: si tratta di una malattia rara, che colpisce i neonati, in cui i dotti biliari sono bloccati. La bile, che non fluisce nell'intestino, compromette gravemente il fegato del piccolo Cole. I medici cercano, quindi, un organo compatibile nel tentativo disperato ed estremo di un trapianto urgentissimo. Ma il tempo passa e il fegato non si trova. Con i mesi, Cole peggiora, così come le aspettative dei suoi genitori. La donna non ci pensa due volte: fa tutti gli esami e scopre che il suo fegato è compatibile con quello del piccolo Cole. Si sottopone, quindi, a un intervento di 14 ore al termine delle quali parte del suo fegato è stata trapiantata nel piccolino: “Meritava di vivere e l'ho fatto” ha dichiarato la donna al Daily Mail. Oggi Cole sta bene e così l'infermiera. Non appena capirà, il bambino non potrà che vedere in lei un angelo per tutta la vita.
San Luca, evangelista. Antiochia di Siria (Turchia), 10 ca. - Tebe (Grecia), 93 ca. Nasce…
Le donne oggi occupate in agricoltura sono 823 mila – il 30% circa del totale…
Il welfare verso il "benessere digitale". Il significato di "new normal" è una nuova normalità.…
La democrazia è una sfida per i cittadini ad essere migliori della vita quotidiana e…
La richiesta che arriva dagli agricoltori di Ravenna, colpiti, lo scorso settembre, da una nuova…
Come ha spiegato papa Francesco all'Angelus del 23 settembre 2024 “Dobbiamo lavorare perché i detenuti…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni