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Zuppi: “La sicurezza costa ma il valore della vita è incalcolabile”

Il presidente della Cei richiede la centralità del tema della sicurezza sul lavoro. Calderone: "Non è materia di contrapposizione politica"

Dopo la tragedia di Firenze, si accende il dibattito sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche il presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi, ha ribadito la necessità di accelerare con le misure a tutela dei lavoratori, ricordando che “la sicurezza costa ma la vita ha un valore incalcolabile”. Anche il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ribadisce la centralità del tema per il Governo: “Non è materia di contrapposizione politica”.

Zuppi: “La vita ha valore”

“La rabbia deve diventare lucidità per evitare ipocrisie o discorsi retorici di facile morale, bisogna trarre le conseguenze” e “uno dei problemi più grossi sono i controlli” e “i ribassi significano inventarsi di tutto” per ottenere l’appalto. “La sicurezza costa ma la vita ha un valore che non può mai essere calcolato”. Lo ha detto il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, a “In mezz’ora” su Rai Tre parlando del problema della sicurezza sul lavoro dopo l’incidente di Firenze. In questo momento bisogna guardare a ciò che è successo con grande rispetto e noi faremo tutti i controlli necessari. Se ci sarà da intervenire anche per rendere ancora più incisive le norme si farà.

Calderone: “Sicurezza materia obbligatoria”

Il governo non si sottrae a questo tema. La sicurezza sul lavoro dovrà essere una materia obbligatoria nelle scuole”. Lo afferma il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone nel corso della sua visita al cantiere di Firenze teatro della tragedia dei giorni scorsi. Sul fronte del contrasto “agli infortuni mortali, l’impegno di tutti deve essere quello di fare in modo che le norme siano sempre più efficienti, che ci siano i controlli”. “Noi – ha osservato – abbiamo aumentato il numero degli ispettori: nel corso del 2024 il numero delle ispezioni in materia tecnica sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro aumenterà del 40%. Certamente – ha concluso – si può fare ancora di più assumendo altri ispettori e facendo in modo che i nostri controlli siano anche più intensi e più mirati”.

L’incontro con gli operai

La ministra ha partecipato ad un incontro in prefettura con autorità, vigili del fuoco e carabinieri e poi è andata all’ospedale di Careggi dove ha incontrato i tre operai feriti. Ma prima ha assicurato dell’impegno concreto da dipanare tra prevenzione, percorsi di formazione e informazione, maggiori controlli, interventi mirati e, appunto, una possibile stretta normativa senza escludere l’ipotesi dell’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Una strada da percorrere insieme senza indugiare, poi, sulle divisioni politiche. Tanto che anche le bozze elaborate in passato, filtrate sui media, vengono considerate superate.

“Governo sensibile al tema sicurezza”

“La mia presenza qui – ha scandito Calderone a Firenze – è per dire che il Governo c’è ed è sensibile a questo tema: quello della sicurezza sul lavoro non è una materia di contrapposizione politica”. Su questo fronte, invece, occorre “ricercare un dialogo che consenta a tutti di dare il meglio”. E il meglio passa dal far si che “le norme siano sempre più efficienti e ci siano controlli”. Per questo, ha sottolineato Calderone, a margine della tappa a Bologna del viaggio de ‘Il Treno del Ricordo – L’esodo giuliano dalmata’, altro appuntamento di giornata in agenda, “abbiamo aumentato il numero degli ispettori: nel corso del 2024 il numero delle ispezioni in materia tecnica sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro aumenterà del 40%. Certamente si può fare ancora di più: se c’è da incrementare il numero degli ispettori e quindi scorrere la graduatoria, lo chiederò al Consiglio dei Ministri”.

Fonte: Ansa

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