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Zelensky: “Meloni è con noi ma in Italia ci sono molti pro-Putin”

Il presidente ucraino afferma che il nostro Paese potrebbe aiutare ulteriormente sul piano militare: "Ma non tutto dipende dall'Italia"

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato nuovamente Giorgia Meloni per il sostegno, non mancando tuttavia di lanciare un monito al nostro Paese. Dove, a suo dire, “ci sono molti pro-Putin”. Il leader ucraino, inoltre, ha ribadito la necessità di aiuti militari, ricordando che “l’unica alternativa” per il suo Paese è la vittoria della guerra.

Zelensky elogia Meloni

“Meloni è dalla nostra parte, e sono molto grato alla vostra premier e sono felice dell’accordo che abbiamo siglato ieri, ma ci sono molti pro-Putin in Italia, e prima di tutti dovreste cancellare loro i visti. Anche questa è un’arma” per aiutarci. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo a una domanda in merito. “Vedete cosa succede quando i russi si trovano in un Paese, vedete la guerra in Ucraina, per questo credo che dovreste mandarli via”, ha aggiunto. “Stiamo preparando una lista, ma non solo riguardo all’Italia, sui propagandisti russi. È una lunga lista e vogliamo presentarla alla Commissione europea, al Parlamento europeo, ai leader dell’Ue e degli Stati Uniti. Sono propagandisti e società vicine alla Russia che cercano di aggirare le sanzioni”

“Non tutto dipende dall’Italia”

In Italia ci sono “diversi tipi di armi con cui potrebbero aiutarci ma non tutto dipende dall’Italia, parliamo anche dei Paesi del G7 più i Paesi Ue, hanno molto che possono dare, magari non cose simili ai Patriot ma ci sono i Samp-T, Iris-T e altre armi in diversi Paesi. Non posso dire che sarebbero sufficienti, ma sarebbero buone”. La vittoria dell’Ucraina “dipende da voi”, ha detto Zelensky rivolgendosi all’Occidente.

L’anno di svolta

Zelensky ha affermato che il 2024 sarà un “anno di svolta” per l’Ucraina. Ha sottolineato che il 2022 è stato “l’anno della sopravvivenza” e il 2023 è stato un “anno di resilienza”. Quindi ha aggiunto: “Quest’anno abbiamo bisogno di tutte queste cose, coraggio e resilienza per sopravvivere”.

Secondo Zelensky, il Cremlino ha messo le mani sui piani della controffensiva dello scorso anno e conosceva quindi in anticipo le mosse di Kiev prima che queste iniziassero. “I piani della nostra controffensiva erano sul tavolo del Cremlino prima che la controffensiva iniziasse” a causa di “fughe di notizie”, ha detto nella conferenza stampa per i due anni dall’invasione. Zelensky ha aggiunto che i suoi generali stanno preparando diversi piani alternativi per la strategia di guerra di quest’anno. E che l’Ucraina ha un piano “chiaro” per una nuova controffensiva. Ha sottolineato di non poter divulgare dettagli ma ha anche rimarcato che la rotazione delle truppe al fronte è di fondamentale importanza per lo sforzo bellico e che l’Ucraina dove preparare meglio le sue forze di riserva.

L’unica alternativa

Per Zelensky l’Ucraina “non ha alternative” alla vittoria della guerra e alla domanda se sia giunto il momento di negoziare con Vladimir Putin data la carenza di munizioni in Ucraina, risponde: “Si può parlare con un sordo? Si può parlare con un uomo che uccide i suoi oppositori?”. “Proporremo una piattaforma in cui (Putin) possa accettare di aver perso questa guerra e che è stato un enorme errore e una tragedia per noi e per il mondo democratico”, aggiunge. L’Ucraina non può accettare di perdere la guerra, dice. “Che cosa significherebbe se l’Ucraina perdesse? L’Ucraina non esisterebbe”. “Putin non ha un cellulare, come mi chiamerà?” Dice così Zelensky a chi gli chiede se risponderebbe nel caso Putin chiamasse, dopo che precedentemente aveva affermato che non negozierà con il presidente russo. “Non uso un telegrafo del 1917. Non mi chiamerà, non vuole porre fine a questa guerra. Questo è un dato di fatto oggi”, ha sottolineato.

Il bilancio di Zelensky

Il presidente ucraino ha affermato che sono 31mila gli ucraini uccisi in guerra ad oggi. Rispondendo in conferenza stampa ha spiegato di non voler fornire cifre sui feriti affermando che in tal caso “la Russia capirebbe quante persone hanno lasciato il campo di battaglia”. Quindi ha aggiunto che sono 180mila i russi morti nel conflitto. “Trentunomila soldati ucraini sono morti in questa guerra. Non 300.000, non 150.000, come dicono Putin e la sua cerchia di bugiardi. Ma ognuna di queste perdite è una grande perdita per noi”.

Fonte: Ansa

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