La Cia ci spia tramite telefoni e tv. Ne ĆØ convinta Wikileaks che ha diffuso migliaia di documenti su un programma di hackeraggio in dotazione agli 007 americani. Un vero e proprio “arsenale” di malware e cyber-armi attraverso cui l’agenzia di intelligence Usa sarebbe i gradoĀ di controllare gli smartphone di aziende statunitensiĀ ed europee, come l’iPhone della Apple, gli Android di Google e Microsoft, e persino i televisori Samsung, utilizzandoli come microfoni segreti.
Weeping Angel
“Le tecniche di sorveglianza sono divenute sempre piĆ¹ complesse, tanto da essere paragonate a 1984 di George Orwell: il programma ‘Weeping Angel’ della Cia ĆØ di sicuro la piĆ¹ emblematica realizzazione” afferma l’organizzazione fondata da Julian Assange. “Il programma infesta le smart Tv, trasformandole in microfoni. In particolare i televisoriĀ attaccati verrebbero messiĀ “in modalitĆ Fake Off” dal programma Weeping Angel, “in modo che il proprietario pensi che la tv sia spenta. Grazie a questa modalitĆ Ā la smart tvĀ registra le conversazioni nella stanza e le invia al server della Cia”. Nell’ottobre 2014, spiega ancora Wikileaks, “la Cia ha valutato anche di infestare i sistemi di controllo usati sulle auto e sui mezzi pesanti moderni. L’obiettivo per conquistare il controllo non ĆØĀ stato specificato, ma potrebbe consentire alla Cia di commettere assassinii praticamente non rintracciabili”.
Fuori controllo
Di recente, aggiunge il dossier,Ā l’agenzia di intelligenceĀ “ha perso il controllo di gran parte del suo cyber-arsenale, compresi malware e virus di ogni genere”. Questa “straordinaria collezione che conta diverse centinaia di milioni di codici, consegna ai suoi possessori l’intera capacitĆ di hackeraggio della Cia”. L’archivio, prosegue Wikileaks, “ĆØ circolato senza autorizzazione tra ex hacker e contractor del governo Usa, uno dei quali ha fornito a Wikileaks una parte di questa documentazione“. Il rischio a questo punto, ha sottolineato Assange, ĆØ che le armi informatiche di cui Washington ha perso il controllo “possano finire in mano a Stati rivali, cyber mafie e hacker di ogni tipo”. Per Assange questa proliferazione delle cyber-armi puĆ² essere paragonata in termini di pericoli a quella del commercio globale delle armi tradizionali. “Una volta che una singola cyber-arma viene persa – ha avvertitoĀ Wikileaks – puĆ² diffondersi in tutto il mondo in pochi secondi”.
PersonalitĆ spiate
La divisone segreta di hacker dei servizi segreti Usa – che avrebbe la sua base nel consolato americano a Francoforte – fra l’altro, avrebbe condotto “illegalmente” attacchi contro top manager dell’industria, membri del Congresso, il governo americano e persino l’account Twitter di Donald Trump.Ā Bocche cucite, per il momento, tra gli uomini della Cia. “Non commentiamo il contenuto e l’autenticitĆ di questi documenti” ha detto un portavoce dell’agenzia.