A circa 24 ore dalla sospesa marcia verso Mosca, i miliziani ribelli del Gruppo Wagner hanno lasciato la città di Rostov, tra spari in aria e applausi della folla, come mostrato da un filmato circolato sui social. Secondo l’accordo siglato prima del ritiro, il Cremlino non perseguirà i mercenari.
L’uscita dei Wagner da Rostov
I combattenti Wagner hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria: lo documenta un video circolato su Twitter e verificato dalla Bbc. Nella clip si vede un mercenario Wagner che spara in cielo con il suo fucile mentre lui e altri del gruppo Wagner si ritirano da Rostov mentre gruppi di civili lungo le strade applaudono e incoraggiano i combattenti. Altri filmati documentano il sostegno pubblico dimostrato al gruppo di mercenari nella città. Almeno 15 militari dell’esercito russo, intanto, sono morti nel corso dell’avanzata di ieri verso Mosca dei combattenti della compagnia militare privata. Lo riporta il sito bielorusso indipendente Nexta citando canali Telegram filo-Cremlino.
Il Cremlino non perseguirà le milizie ribelli e il loro leader Yevgeny Prigozhin andrà in Bielorussia. Dopo aver lanciato la sua sfida direttamente al presidente russo, il capo della milizia aveva annunciato la marcia indietro, fermandosi a 200 chilometri da Mosca, ‘per evitare un bagno di sangue russo’. Nella mattinata di ieri il presidente russo Vladimir Putin aveva definito l’azione dei miliziani ‘una pugnalata alle spalle portata da traditori’.
Nessuna notizia di Prigozhin
A meno di 24 ore dalla ritirata a 200 km da Mosca, Yevgeny Prigozhin sembra intanto scomparso nel nulla, o comunque resta in silenzio. Il leader dei miliziani della Wagner aveva accettato ieri di lasciare la Russia e di andare, al momento, in Bielorussia, insieme ai suoi uomini, in un accordo mediato da Minsk. Tuttavia, dove si trovi in questo momento non è chiaro. Le ultime informazioni sono di ieri sera, con un video di Prigozhin che lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia.
Accuse ritirate
In base all’accordo, le accuse penali contro Prigozhin saranno ritirate, ma rimangono molte domande sui dettagli. Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che non dovranno affrontare azioni legali per aver preso parte alla marcia verso Mosca, dicendo che il Cremlino ha “sempre rispettato le loro azioni eroiche” in prima linea in Ucraina. Ma, secondo gli esperti, come per l’accordo, rimangono molte domande sul destino dei miliziani dopo la loro rivolta di breve durata.
Fonte: Ansa