Si moltiplicano gli episodi di violenza sessuale e in molti casi i protagonisti sono immigrati. Senza voler alimentare l’ondata di risentimento (che a volte sfocia nel razzismo) che sta montando in Italia, è tuttavia un dato di fatto che gli autori di un crimine così odioso provengano spesso da Paesi in cui la donna non è minimamente tenuta in considerazione.
Sulla spiaggia di Rimini
Teatro di uno dei nuovi episodi di violenza sessuale è ancora la spiaggia di Rimini, dove nella notte tra venerdì e sabato scorso a Miramare quattro banditi hanno abusato di una ragazza polacca e di un trans peruviano e sono ancora ricercati. Questa notte è stato un marocchino di 34 anni a finire in manette per estorsione e stupro. Intorno alle 5 la telefonata di un uomo al 112 avvertiva i carabinieri che sul lungomare di Marina Centro la sua donna era in pericolo. Il militare è riuscito a farsi spiegare la posizione precisa nonostante l’uomo fosse sensibilmente alterato dall’alcol ed ha inviato le pattuglie nel luogo dove si stava consumando la violenza. Solo grazie all’intervento dei carabinieri del Comando provinciale si è evitato il peggio: i militari hanno infatti trovato il marocchino, nudo, mentre tentava di portare a termine il proprio delitto. Secondo la ricostruzione fatta dai militari, ad essere presa di mira una coppia di 40enni di Parma appena uscita da un locale. Ai due si sarebbe avvicinato lo straniero che, dopo essersi impossessato del cellulare della donna, le avrebbe intimato di seguirla in spiaggia. Per avere il suo telefonino avrebbe dovuto concedersi. A quel punto il compagno ha chiamato i carabinieri, che hanno arrestato il marocchino in flagranza.
Stupro sventato
L’altro stupro è stato evitato a Bologna dove un pakistano di 28 anni, senza fissa dimora e disoccupato, è stato arrestato per tentata violenza sessuale dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna. E’ stato un automobilista, verso le 2.30 della scorsa notte, a chiamare il 112 segnalando che in via Dozza, alla periferia della città, aveva visto, nelle vicinanze di una siepe, un uomo di pelle scura e con barba nera e incolta che stava schiaffeggiando una donna disperata e bloccata a terra. Due pattuglie si sono dirette sul posto e lo hanno fermato. La donna, terrorizzata, è stata portata al Pronto Soccorso e dimessa con una prognosi di cinque giorni. Ai carabinieri ha raccontato che mentre stava tornando a casa, camminando lungo la strada, era stata raggiunta dal giovane che aveva iniziato a molestarla. Nonostante il rifiuto categorico della donna di avere un approccio di qualsiasi tipo, il giovane l’ha afferrata per un braccio, trascinata in una zona buia e dopo averle tappato la bocca e abbassato i pantaloni ha tentato di violentarla.
Un arresto a Desio
E’ stato arrestato anche il presunto responsabile della violenza commessa l’altro ieri su una diciassettenne a Desio, costretta ad un rapporto sessuale sotto la minaccia di un coltello. Anche in questo caso si tratta di un 22enne marocchino, senza fissa dimora che vive nello stabile abbandonato conosciuto come Palazzo del Mobile. Altri 3 marocchini, irregolari e con precedenti, tanto da essere già stati colpiti di ordini di espulsione dall’Italia, sono stati denunciati per concorso allo stupro: hanno 23, 25 e 27 anni. I quattro, che occupano insieme il palazzo, fanno parte dei 6 identificati già ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Desio. La ragazza li avrebbe incontrati in gruppo nel primo pomeriggio alla stazione di Monza, senza averli mai conosciuti prima. Secondo quanto ricostruito dalla procura, li avrebbe poi “volontariamente e ingenuamente” seguiti fino all’ex Centrostile dove il 22enne l’avrebbe poi costretta a consumare un rapporto minacciandola con un coltello. Lei stessa poi è riuscita a liberarsi, a uscire in strada e a chiedere aiuto ad un gruppo di residenti sudamericani che vivono vicino alla struttura e che hanno poi chiamato i carabinieri.
Anche un’anziana tra le vittime
Un caso di violenza, dai contorni ancora poco chiari, è avvenuto anche a Milano. Una donna di 81 anni ha denunciato di essere stata violentata ieri mattina al Parco Nord di Milano. Ha raccontato di essere uscita di casa per svolgere alcune commissioni, quando sarebbe stata avvicinata da un uomo che prima l’avrebbe fermata con modi gentili offrendosi di aiutarla e poi avrebbe abusato di lei. Dopo l’aggressione, in stato di choc, è stata ricoverata all’ospedale Niguarda e poi trasferita alla clinica Mangiagalli, dove i medici avrebbero accertato lesioni compatibili con una violenza sessuale. Sulla vicenda indagano la Squadra mobile di Milano e il pm Cristiana Roveda che coordina il pool “fasce deboli”.