Vincono Milan, Atalanta e Lazio

Europa League

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

Pasqua alta per Milan, Atalanta e Lazio, Sabato Santo di passione per Juventus e Napoli. Il Milan blinda il secondo posto vincendo per 2-1 a Firenze, accorciando a -11 dall’Inter. Vince e convince la Dea orobica che sbanca il Maradona e dà una spallata forse decisiva ai sogni Champions dei Campioni d’Italia. Non sta meglio la Juve che incassa all’Olimpico contro la Lazio l’ennesima delusione, sconfitta da un gol in pieno recupero di Marusic che vale tanto per i biancocelesti che tornano a respirare l’aria dei quartieri alti.

Milan senza freni

In attesa dell’Inter, i rossoneri fanno il loro dovere, vincendo la sfida del Franchi contro la Fiorentina, tenendo il secondo posto con l’Inter adesso a undici punti. Sempre tanti. Intanto i rossoneri non mostrano incrinature e passano imperiosi a Firenze dove i Viola volevano onorare al meglio la figura di Joe Barone. Rimandati, come i sogni viola, ad altra data. Al Franchi finisce 2-1 per la squadra di Pioli che tiene botta all’arrembante Fiorentina. Botta, risposta e controrisposta in appena sei minuti: Loftus-Check porta avanti il Milan, Duncan trova il pari, ma tre minuti dopo il Milan mette la freccia per l’ennesimo sorpasso griffato Leao. Per i Viola brutta battuta d’arresto in chiave Europa, per il Milan, allungo al secondo posto con la Juve ora a meno sei.

Juve, che legnata

Lenta, impacciata, prevedibile, la Juventus che continua a non decollare. Ma adesso è crisi, certificata dai risultati: solo sette punti nelle ultime nove giornate di campionato, dal sogno scudetto a ritrovarsi terza con il Bologna che adesso fa sentire il fiato sul collo alla squadra di Allegri. All’Olimpico, contro la Lazio del neo tecnico Igor Tudor, va in onda l’ennesima delusione a tinte bianconere. Vince la Lazio, più pimpante e intraprendente, più dinamica e sciolta dalla cintola in su, rispetto ad una Juve che si accende ad intermittenza, dove Chiesa non salta più l’uomo, dove l’assenza di Vlahovic e Milik in seconda battuta, si fa sentire come non mai. E’ una Juve senz’anima, troppo brutta per essere vera, se non fosse che la grande bruttezza dura da nove giornate dove la banda Allegri ha raccolto solo briciole. Coraggiosa e volitiva, la Lazio cio ha creduto fino alla fine, fino al gol di Adam Marusic allo scadere dei tre minuti di recupero, con una incornata che vale oro perché rimette la Lazio in corsa per l’Europa. Per la Juve, un’altra batosta. E il Bologna, è dietro l’angolo.

Napoli non c’è più, che festa per la Dea

Al Maradona va in onda un’altra pagina amara come il fiele dell’annata dei campioni d’Italia, che dopo aver vinto un meritatissimo scudetto, sono usciti maldestramente di scena. Dopo l’addio di Spalletti, Napoli (dirigenza), ha pensato di poter vincere anche senza il tecnico scudettato. De Laurentiis ha divorato tre allenatori, passando da Garcia a Mazzarri ed ora Calzona in prestito dalla Slovacchia, senza uno straccio di programmazione, non sostituendo il coreano Kim, non dando mai l’impressione di poter continuare a volare alto. Con l’Atalanta non c’è stata partita, con i nerazzurri di Gasperini che hanno inferto un durissimo colpo alle ambizioni azzurre. Miranchuk, Scamacca e Koopmeiner hanno passeggiato sulle rovine di Napoli, con l’Europa che adesso diventa un miracolo visti i nove punti di distacco dal Bologna che però deve ancora giocare. Vola la Dea della bellezza, sesta e con una partita da recuperare.

Punto prezioso per il Frosinone

Nella sfida di Marassi tra le grandi protagoniste della promozione, finisce in parità, con Genoa e Frosinone che non si fanno male, ma è un punto che giova solo ai ciociari che agganciano l’Empoli al terzultimo posto. Sblocca Gudmundsson su rigore, fa pari Reiner. Va bene così. Vince il Torino, di misura e su calcio di rigore trasformato da Sanabria, la sfida contro il Monza e torna a vedere un barlume di Europa.

Lunedì tocca a Bologna, Roma e Inter

Niente calcio la domenica di Pasqua, con la serie A che chiude la giornata il Lunedì dell’Angelo con il Bologna che può incrementare il suo quarto posto contro una Salernitana ormai in B. Deve fare attenzione la Roma nella delicatissima trasferta in Salento contro il Lecce, mentre l’Inter vuole riprendere la corsa scudetto ospitando a San Siro l’Empoli. Lotta salvezza sull’asse Cagliari-Reggio Emilia. I sardi ospitano il Verona in un delicato faccia a faccia: entrambi a 26 punti, chi vince si mette al riparo e prepara l’allungo decisivo per la permanenza in A. Al Mapei, il Sassuolo è chiamato a risorgere dalle ceneri di una stagione mortificante. E’ penultimo in classifica e la sfida contro l’Udinese è l’ultima chiamata per la salvezza. Buona Pasqua.

Massimo Ciccognani: