“Con questo decreto realizziamo un intervento precedenti a sostegno delle imprese”. Riassumono tutto le parole del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Un’imponente mobilitazione di risorse pubbliche” che il via libera al Decreto Imprese rilascerà a sostegno dell’attività produttiva italiana, rallentata dall’emergenza coronavirus: “Con il decreto appena approvato – ha annunciato in diretta il premier Giuseppe Conte a chiusura del Consiglio dei ministri – diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. E’ una potenza di fuoco”.
“Abbiamo adottato uno strumento molto efficace – ha proseguito il premier – per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico. Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. E’ uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.
Verso il riscatto
“Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende”.
“In questi giorni mi sono confrontato con tanti leader europei – ha detto ancora il premier- Tutti esprimono l’ammirazione per la forza e la resilienza del nostro Paese, chiedendoci spesso le caratteristiche del nostro modello Italia. Agli italiani voglio dire che stanno dando un contributo fondamentale nella lotta al virus. Sono certo che presto raccoglieremo i frutti di questi nostri sacrifici, ci sarà una nuova primavera. Stiamo imparando ancora di più a essere italiani, determinati e coesi. Significa servire lo Stato con orgoglio, dedizione e sacrificio. E il pensiero va sempre a chi, in questi giorni, lavora in prima linea per contrastare il virus. Ci avviciniamo a una festività radicata nella nostra tradizione religiosa e laica ma che vivremo a casa. Sarebbe irresponsabile andare in giro: Pasqua significa passaggio e riscatto, e speriamo che possa portarci questa libertà che cercheremo di vivere. Io ho una fede religiosa, speriamo sia un passaggio verso una prospettiva migliore”.