La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024
21.3 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024

I vescovi preoccupati per gli incendi dolosi in Bolivia

"Siamo addolorati per le violazioni contro i popoli nativi dellā€™Amazzonia boliviana": cosƬ la Commissione per i popoli nativi del Celam (il Consiglio episcopale latinoamericano) sui roghi dolosi in Bolivia

E’ allarme incendi dolosi sui territori dei nativi in Bolivia. Lo denuncia il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) attraverso la propria Commissione per i popoli nativi.

Sono almeno 1.056 gli incendi attualmente attivi nel Paese andino.Ā La foresta amazzonica copre oltre il 40% del territorio nazionale boliviano. Nellā€™area risiedono oltre 1,2 milioni di abitanti, molti dei quali appartenenti a 29 diversi popoli indigeni.

Bolivia, Celam: “Oltre mille incendi attivi nel territorio dei nativi”

ā€œSiamo addolorati per le violazioni contro i popoli nativi dellā€™Amazzonia bolivianaā€. Lo afferma, in una nota, il Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam), attraverso la propria Commissione per i popoli nativi, di fronte alla grave situazione in cui versano migliaia di persone che subiscono gli effetti di almeno 1.056 incendi attivi nel Paese andino.

La Commissione chiede un intervento legale per aiutare a superare la crisi, garantire la qualitĆ  della vita degli abitanti e preservare il patrimonio naturale delle popolazioni native: ā€œEsortiamo le autoritĆ  locali e nazionali a prendere misure adeguate per invertire i quadri normativi che incoraggiano la violazione del diritto al territorio dei popoli indigeniā€, avvertono, riferendosi a un problema con cause strutturali.

L’agrobusiness in Bolivia

Per la Commissione dei popoli indigeni del Celam, i molteplici impatti causati dagli incendi nellā€™Amazzonia boliviana hanno origine nellā€™adeguamento della legge sullā€™uso del territorio promulgata nel 2019; attraverso quel provvedimento ĆØ arrivata al 42% lā€™estensione delle terre del dipartimento di Beni destinata allo sfruttamento agricolo, il che significa che circa 9 miliardi di ettari saranno disponibili per il cosiddetto ā€œagrobusinessā€ e forme di agricoltura o allevamento o attivitĆ  forestale intensivi.

Questo processo implica uno sfruttamento, in condizioni ā€œeccezionaliā€, anche nei territori indigeni, nelle aree protette e nelle riserve riconosciute dallo stesso Stato plurinazionale della Bolivia. A questo proposito, la Commissione del Celam chiarisce che questa legge non ĆØ stata sottoposta al previsto procedimento della cosiddetta consultazione libera, preventiva e informata delle 18 ā€œnazioniā€ indigene che abitano questo territorio, ignorando la Convenzione 169 dellā€™Organizzazione internazionale del lavoro (Oil).

Secondo la commissione, queste disposizioni legali generano impatti concreti e negativi che si riflettono nella perdita di case, per esempio nella regione di Maniqui Bajo, dove sono state trovate circa ā€œ1.500 persone colpite che hanno improvvisato le loro case in tende temporanee, perchĆ© le fiamme hanno raso al suolo le loro abitazioniā€. Si registrano anche effetti collaterali degli incendi, come la scomparsa delle ā€œcoltivazioni di mais e cacao, prodotti fondamentali per lo scambio e il commercio delle popolazioniā€.

Fonte: AgenSIR

 

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario