I leader dell’Ue hanno raggiunto un’intesa sul testo di conclusioni del vertice sulle tensioni nel Mediterraneo orientale. Con l’ok di Cipro alle conclusioni, avvenuto in nottata, è arrivato anche lo sblocco delle sanzioni al regime di Alexander Lukashenko.
Il presidente ha avviato una serie di arresti di massa contro gli oppositori, oltre 340 persone solo lo scorso 28 settembre. In merito, il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente parlato al telefono con il suo omologo russo, Vladimir Putin.
Turchia-Cipro
Ha tenuto banco per tutta la durata del vertice la querelle tra Cipro e Turchiain merito alle recenti tensioni con la Turchia nel Mediterraneo orientale. Cipro chiedeva che il documento finale Ue menzionasse apertamente l’opzione delle sanzioni come possibile strumento anti Erdogan, nel caso di rinnovate azioni unilaterali da parte della Turchia.
Nello specifico, il premier cipriota Nicos Anastasiades insisteva sulle sanzioni individuali. Ma gli altri leader ritenevano che questo avrebbe reso il dialogo con la Turchia impossibile. In fase di stallo, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha così rivolto un appello al cipriota che, accogliendo le istanze della maggioranza, ha permesso la firma finale e le conclusione dei lavori.
Alexander Lukashenko
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del primo giorno di lavori del vertice dei leader Ue ha assicurato che “domani [oggi, venerdì 2 ottobre, ndr] attueremo le sanzioni contro una quarantina di esponenti del regime della Bielorussia, con procedura scritta”. Michel sottolinea che “Lukashenko non è sulla lista delle sanzioni“.
La prima giornata di lavori del vertice straordinario dei 27 leader dell’Ue si è così conclusa verso mezzanotte e mezzo. Le discussioni riprenderanno oggi alle 9:30, come annunciato su Twitter da Barend Leyts, portavoce del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.