Vertice sulla scuola, ancora distanza fra governo e Regioni

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Con il mese di agosto che volge al termine, praticamente ogni appuntamento fra istituzioni rischia di diventare decisivo. Specie sul tema scuola, con l’approssimarsi del 14 settembre, il vertice governo-Regioni assume proporzioni rilevanti. Sul tavolo, tutti i nodi da sciogliere per far sì che la ripresa delle lezioni in presenza venga garantita nella sicurezza più assoluta. Da risolvere la questione trasporti, sulla quale le Regioni continuano a premere: l’obiettivo è determinare il rispetto del distanziamento sui mezzi pubblici preposti al trasporto dei ragazzi a scuola. Secondo punto critico, la riapertura degli istituti con precisi protocolli da seguire in caso di contagi.

Scuola, nodo trasporti

Quello dei trasporti è un nodo ben più intricato di quanto non sembrasse. Il Comitato scientifico non ha concesso una deroga sul distanziamento di un metro fra i passeggeri dei bus, una mossa che alle Regioni non è piaciuta. Il punto, secondo i governatori, è che in tal modo la metà, se non più, degli alunni che usufruiscono del servizio resterebbero senza posti a sedere. Una questione spinosa, vista la difficoltà nel reperire ulteriori mezzi di trasporto (la soluzione più praticabile ma comunque estremamente complessa). Secondo quanto riferito, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, sarebbe disposto ad avanzare la richiesta di 200 milioni per gli scuolabus comunali.

Mascherine in classe

Distanza anche sul protocollo unico da adottare in maniera uniforme nel caso di contagi. La gestione sanitaria riguarderebbe, oltre alla misurazione della febbre, anche le mascherine obbligatorie durante la lezione in classe. Un tema, quest’ultimo, che non sembra aver convinto i governatori. Alcuni presidenti di regione avrebbero fatto un passo indietro sulla misurazione della febbre a casa, annunciando il termoscanner all’ingresso degli istituti. Più uniforme la visione sulla mascherina durante le lezioni. Come spiegato dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, il parere contrario delle Regioni è congiunto.

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