L’onda rossa c’è stata ma solo sugli spalti. La pista è tutta un’altra storia. E Max Verstappen mette in riga anche l’entusiasmo delle Ferrari, legittimato da un week-end di qualifiche che le aveva posizionate davanti a tutti in griglia di partenza. L’olandese centra la decima vittoria di fila, con una prova di forza che, forse, la maggior parte dei cuori ferraristi si aspettavano. Le qualifiche del sabato avevano mostrato probabilmente la Ferrari migliore dell’anno ma le possibilità di veder replicate durante il Gp le buone impressioni viste nella corsa alla pole erano decisamente remote. A Verstappen è bastato un pit stop ben piazzato per prendere il largo prima su Leclerc e poi su Sainz, alla fine rimontati anche da un Sergio Perez in forma smagliante, pronto a servire la strameritata doppietta Red Bull alla bandiera a scacchi.
Verstappen imbattibile
Al Cavallino resta la soddisfazione del podio e di un bel duello finale tra Sainz e Leclerc, con lo spagnolo che riesce a difendere la terza piazza e a ribadire la parità di prestazioni in casa Ferrari. Nel 2023, del resto, non c’è stata storia: la Red Bull ha fatto 14 su 14 e, a 8 Gran premi dal termine, la possibilità di vedere un clamoroso filotto è sempre più concreta. Verstappen ha già promesso che farà di tutto per migliorare il suo record (perché di record si tratta) di dieci vittorie consecutive. E, considerando le difficoltà dei rivali, le probabilità sono decisamente elevate. Nemmeno ai tempi di Vettel e Webber la scuderia di Keynes è andata così vicina alla storia: se davvero dovesse finire con l’en plein, chissà quanto bisognerà aspettare per vedere qualcosa di simile.
Duello Ferrari
Il Gp in sé non ha avuto molto da dire. O meglio, tutto è successo più o meno nei primi 15 giri. La Ferrari ha iniziato forte, con Sainz che ha tenuto la pista soprattutto sul rettilineo, senza riuscire tuttavia a scrollarsi di dosso l’olandese. Un gioco d’attesa premiato quando le gomme ferrariste hanno iniziato a lanciare segnali di usura. Verstappen azzecca la manovra, passa e resta davanti anche dopo il pit stop. A quel punto, Sainz ha sgomitato come ha potuto con Perez, premiato da una macchina semplicemente più forte. Più bello il duello con Leclerc, concentratosi negli ultimi cinque giri. La buona volontà non è bastata però al monegasco.